Piantedosi: “Atto vile e inqualificabile, un’offesa alla memoria delle vittime dell’Olocausto”. E’ in corso un’indagine della Digos.
Roma – “Quanto accaduto davanti al cantiere del Museo della Shoah a Roma è un atto vile e inqualificabile, un’offesa alla memoria delle vittime dell’Olocausto e un intollerabile gesto di incitamento all’odio”. Lo ha dichiarato il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi.”Ogni forma di antisemitismo e intimidazione va contrastata con la massima determinazione, senza esitazioni – ha proseguito il titolare del Viminale -. Ho chiesto alle Forze dell’ordine di intensificare le indagini per individuare e assicurare rapidamente i responsabili alla Giustizia”. Ma cosa è accaduto?
Sul posto c’erano escrementi, una testa di maiale e alcune scritte che ricordano i morti a Gaza oltre ad alcuni volantini pro-Palestina. Come confermato anche dall’agenzia Adnkronos che ha diffuso le immagini, è quanto comparso davanti al cantiere per la costruzione del Museo della Shoah di via Alessandro Torlonia, a Roma. Gli escrementi sono stati posizionati sui lucchetti del cancello del cantiere mentre le scritte sono apparse sui cartelli di avviso dei lavori. Tra queste ”Assassini infami” e ”Oggi 45mila morti” con una chiazza di vernice rossa a simboleggiare del sangue. Su alcuni dei volantini è stato anche scritto: ‘‘Fermare il genocidio a Gaza” mentre su un altro, sporcato con degli escrementi, si vede una foto che ritrae il popolo di Gaza. Su quanto accaduto è in corso un’indagine della Digos.
Sull’accaduto interviene anche Edmondo Cirielli, vice ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale: “Il vergognoso oltraggio del Museo della Shoah di Roma è l’ennesimo episodio di un sentimento antisemita che purtroppo sta riaffiorando. È gravissima l’offesa alla comunità ebraica – afferma – ed è gravissima l’offesa alla centralità della persona umana e all’amicizia tra i popoli. Compito di ognuno deve essere quello di prendere decisamente le distanze da questi vergognosi atti, purtroppo sempre più frequenti in ambienti della sinistra radicale infiltrata da estremisti islamici , che offendono la memoria storica e le vittime della Shoah. Esprimo la mia più sentita solidarietà all’intera Comunità ebraica con l’auspicio che tali autentici delinquenti razzisti antisemiti siano immediatamente assicurati alla giustizia”.
Il Museo della Shoah che sorgerà proprio a Villa Torlonia, alle spalle della Casina delle Civette. Il progetto, risalente a circa 20 anni fa, è stato firmato dall’architetto Luca Zevi. I lavori avevano ricevuto un’accelerata con l’arrivo dell’ex ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano, che a marzo del 2023 aveva annunciato lo stanziamento di 10 milioni di euro. Nello stesso anno Camera e Senato avevano approvato il disegno di legge per la realizzazione del museo.