Tribunale durante il processo d’appello per le accuse di tortura nel carcere di Torino

Da Alessandria a Ivrea: agenti penitenziari sotto scacco di detenuti violenti

Il sindacato Osapp: “Dichiarare lo stato di emergenza per le carceri italiane, vista la situazione di totale degrado”.

L’escalation di aggressioni in carcere non si ferma. In poche ore si contano due episodi, uno ad Alessandria, e poi Ivrea. Qui un agente della polizia penitenziaria in servizio è rimasto ferito dopo essere stato aggredito durante la protesta di un detenuto che non voleva più rimanere chiuso nella propria cella. Nella discussione, l’agente è stato colpito a una mano da uno sgabello scagliato dal detenuto. Trasportato all’ospedale di Ivrea, l’agente ha ricevuto una prognosi di 7 giorni.

“La situazione presso il carcere di Ivrea sta diventando sempre più pericolosa, ma nessuna azione concreta sembra essere intrapresa dai vertici centrali del Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria Centrale. Nonostante la presenza di numerosi dirigenti del Corpo, non è stato ancora nominato un comandante titolare definitivo”, ha dichiarato Il segretario generale dell’Osapp, Leo Beneduci.

“Il personale è ormai abbandonato a se stesso, e gli appelli del sindacato, che da tempo denuncia questa situazione di pericolo, sono stati ignorati”. Alla luce degli ultimi avvenimenti, il sindacato della polizia penitenziaria, chiede alla presidente del Consiglio di “dichiarare lo stato di emergenza per le carceri italiane, vista la situazione di totale degrado che sta colpendo il sistema penitenziario della nostra Repubblica”.

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