Violenza sessuale, la Cassazione valuta un nuovo processo per l’ex sindacalista assolto

La Procura Generale chiede un nuovo appello dopo la contestata sentenza di Milano. L’uomo era stato assolto perché la vittima avrebbe detto “no” solo dopo 20 secondi.

Roma – La Procura Generale della Cassazione ha chiesto oggi un nuovo processo d’appello nei confronti dell’ex sindacalista accusato di violenza sessuale ai danni di una ex hostess, vicenda per la quale era stato assolto il 24 giugno 2024 a Milano.

L’assoluzione aveva suscitato forti polemiche, poiché nella sentenza i giudici avevano motivato il verdetto sostenendo che la condotta dell’imputato non avrebbe “vanificato ogni possibile reazione della parte offesa”, dal momento che l’episodio si era protratto per soli 20-30 secondi, un tempo che, secondo la corte, avrebbe consentito alla vittima di “dileguarsi”.

Oggi la terza sezione penale della Corte di Cassazione ha esaminato il ricorso della Procura Generale e della parte civile, mentre la difesa dell’imputato ha chiesto il rigetto dell’istanza. La sentenza è attesa in serata.

I fatti risalgono al 2018, quando la vittima, un’ex hostess, si era rivolta al sindacalista per una vertenza lavorativa. Durante un incontro, secondo l’accusa, l’uomo avrebbe abusato di lei, ma in primo grado era stato assolto per insufficienza di prove.

La sentenza di assoluzione è stata poi confermata in appello, scatenando critiche da parte di associazioni per i diritti delle donne e di numerosi esponenti del mondo sindacale e politico.

All’uscita dall’udienza in Cassazione, l’ex hostess Barbara D’Astolto, assistita dall’avvocata Teresa Manente, ha espresso sconforto e indignazione. “Ascoltare in aula l’avvocato di lui mi ha provocato indignazione, rabbia e sconforto“, ha detto, aggiungendo di sperare “che la Cassazione ribalti queste due sentenze di assoluzione che reputo indegne” perché “se venisse confermata l’assoluzione, significherebbe che tutte le donne lavoratrici sono in pericolo.”

Le sue parole sono state pronunciate durante un sit-in di protesta organizzato a piazza Cavour da ‘Differenza Donna’, associazione che si batte per la tutela delle vittime di violenza di genere.

La decisione della Cassazione è attesa a breve e potrebbe annullare l’assoluzione e ordinare un nuovo processo d’appello, riaprendo così la battaglia giudiziaria su un caso che ha acceso il dibattito sulla tutela delle donne vittime di violenza.

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