Femminicidio della Rufina, l’autopsia: “Eleonora massacrata con 24 coltellate”

Colpita selvaggiamente alla schiena, al collo e nel petto dal compagno, che poi si è gettato dal terrazzino. Lui è ancora in rianimazione. Giallo sul movente. Domani i funerali.

Firenze – Ventiquattro coltellate. Non solo alla schiena, come già emerso, ma anche sul collo e sul petto. Così è morta Eleonora Guidi, 34 anni, massacrata dal compagno Lorenzo Innocenti sabato scorso nella loro casa alla Rufina, poco fuori Firenze. A stabilirlo l’autopsia, condotta ieri sul cadavere della 34enne dal medico legale Susanna Gamba. Un dramma di inaudita ferocia, conclusosi col tentativo di lui di farla finita, e che si è consumato sotto gli occhi del figlioletto della coppia, di un anno e mezzo, ora affidato alla sorella della vittima.

Secondo quanto ricostruito, quella mattina verso le 7, Eleonora era andata in cucina a preparare il caffè in cucina quando il compagno 37enne le si è avventato contro colpendola alle spalle. Probabilmente ha cercato di fuggire ma non ci è riuscita ed è crollata a terra in una pozza di sangue.

Il trambusto ha allarmato il padre di Lorenzo, che abita nell’appartamento a fianco. Così ha bussato alla porta e si è trovato di fronte il figlio, con in mano il coltello e coperto di sangue. Ha cercato di bloccarlo ma Lorenzo si è divincolato e si è gettato dal terrazzino al secondo piano dell’edificio in via Cesare Pavese, nel tentativo di farla finita. Al momento è ancora ricoverato in coma farmacologico, le sue condizioni sono stazionarie ma gravi. In ospedale è stato sottoposto al test tossicologico, anche se risulta che non abbia mai assunto sostanze stupefacenti.

Secondo amici e conoscenti, nulla poteva far presagire una cosa simile. Lui era architetto, lei aveva lavorato in un mobilificio della zona prima di rimanere a casa dopo la nascita del figlioletto. Erano persone riservate, ma “sembravano così innamorati, affiatati, felicissimi”, dicono nel piccolo paese toscano dove praticamente si conoscono tutti. Mai un litigio, mai uno screzio. Anche la sera prima del dramma i due erano usciti insieme.

I carabinieri, diretti dalla pm Ornella Gaelotti, stanno cercando di far luce sulla tragedia. Hanno esaminato l’appartamento e sequestrato i cellulari della coppia: quello di lei era sul comodino, quello di lui su una scrivania. Il contenuto ora sarà passato al setaccio alla ricerca di elementi utili per ricostruire il contesto e il movente. E qualche ombra sta pian piano sta emergendo. Secondo alcune testimonianze Lorenzo Innocenzi negli ultimi giorni sarebbe apparso confuso e aveva chiesto un incontro al padre per parlare.

La comunità, sindaco in testa, ha organizzato in ricordo di Eleonora e per sostenere le famiglie coinvolte una fiaccolata alla Rufina. Nei prossimi giorni sarà inoltre organizzata una raccolta fondi per il bambino. Intanto, terminata l’autopsia, la Procura ha disposto la restituzione della salma di Eleonora alla famiglia per i funerali, che si celebreranno domani e in occasione dei quali sarà proclamato il lutto cittadino.

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