Il trentenne di Corciano, con precedenti di polizia, è stato trovato a casa del genitore, ma aveva già violato più volte la misura cautelare.
Perugia – Ha aggredito e minacciato la madre nonostante il divieto di avvicinamento alla donna, l’allontanamento dall’abitazione familiare e il divieto di dimora a Corciano. Il personale della Polizia di Stato di Perugia, a seguito di chiamata al Numero Unico di Emergenza Europeo, è intervenuto presso la casa teatro della vicenda per una lite in famiglia. L’uomo, classe 1994, gravato da precedenti di polizia, è stato arrestato per inottemperanza alla misura cautelare del divieto di avvicinamento alla persona offesa e del divieto di dimora nel Comune di Corciano.
L’indagato era già stato raggiunto da un’ordinanza che disponeva l’allontanamento dalla casa familiare e il divieto di avvicinamento alle persone offese, oltre ai luoghi dalle stesse abitualmente frequentati e obbligo di mantenere una distanza di almeno 500 metri, emessa dal GIP del Tribunale di Perugia lo scorso 8 ottobre, e dalla misura cautelare dell’obbligo di presentazione alla Polizia Giudiziaria e del divieto di dimora nel comune di Corciano.
Nello specifico, i poliziotti intervenuti presso l’abitazione della donna hanno constatato che il 30enne era ancora al suo interno, in violazione delle misure cautelari applicate nei suoi confronti dall’Autorità Giudiziaria. La madre, sentita in merito ai fatti accaduti, ha riferito agli agenti che il figlio, dopo l’allontanamento e l’applicazione delle misure, in più di un’occasione, l’aveva aggredita e minacciata, motivo per il quale, a seguito dell’ultimo episodio, aveva chiesto l’intervento di una volante della Polizia di Stato.
Constatata la violazione delle prescrizioni della misura cautelare, gli agenti hanno accompagnato il giovane in Questura dove, al termine delle attività di rito, è stato tratto in arresto. Su disposizione del Pubblico Ministero, il 30enne è stato trattenuto presso le camere di sicurezza fino all’udienza di questa mattina, con la quale il G.I.P. ha convalidato l’arresto e disposto l’applicazione della misura della custodia cautelare in carcere.