Ragazza immagine stuprata dal promoter della disco: “Salva grazie a mia madre”

Gli abusi nel parcheggio del locale in via Tiburtina: prima la 20enne sarebbe stata drogata.

Roma – Voleva fare la ragazza immagine in una discoteca nei pressi di San Basilio ma, secondo l’accusa, è stata violentata all’interno di un’auto dal promoter che l’aveva assunta. La ventenne romana che ha denunciato lo stupro ha raccontato agli inquirenti che l’uomo, Augusto Cesar Martinez S., 36 anni, di origine peruviana, promoter della discoteca “El Taboo”, l’aveva precedentemente invitata a cena a Ostia, ma lei aveva rifiutato. L’episodio è stato scoperto grazie alla denuncia della vittima e alle indagini condotte dal commissariato Primavalle, guidato da Stefania D’Andrea. La polizia ha eseguito un’ordinanza di custodia cautelare ai domiciliari nei confronti dell’indagato, accusato di violenza sessuale.

Secondo quanto emerso dalle indagini coordinate dalla Procura, nella notte tra l’11 e il 12 ottobre, l’uomo avrebbe offerto un drink alla vittima che potrebbe aver contenuto una sostanza soporifera o Ghb, nota come droga dello stupro. Al momento, però, non è stato possibile confermare la presenza di tali sostanze nell’organismo della giovane. Decisive per l’inchiesta sono state le analisi svolte dal Ris dei carabinieri, che hanno rilevato materiale genetico del 36enne sugli indumenti intimi della vittima.

Dopo la denuncia della giovane, la pm Barbara Trotta ha richiesto e ottenuto dal giudice per le indagini preliminari, Tiziana Coccoluto, una misura cautelare ai domiciliari per Martinez. L’uomo è accusato anche di aver approfittato della condizione di inferiorità fisica e psichica della vittima, aggravata dalla somministrazione di sostanze narcotizzanti a sua insaputa.

Un ruolo cruciale nella vicenda è stato svolto dalla madre della ventenne, che quella notte, dopo aver accompagnato la figlia in discoteca, ha monitorato i suoi spostamenti utilizzando un’applicazione di localizzazione installata sul telefono della ragazza. Insospettita dal fatto che, prima dell’alba, sua figlia non fosse tornata a casa ma si trovasse ferma a lungo in un parcheggio vicino alla discoteca, la donna è intervenuta.

La madre ha portato la giovane, in evidente stato confusionale, al pronto soccorso dell’ospedale San Filippo Neri, dove i medici hanno riscontrato ecchimosi sul corpo della ragazza. Nel suo drammatico racconto, la vittima ha dichiarato: «Ricordo che Cesar mi aveva offerto un drink e mi aveva detto di berlo tutto d’un fiato. Poco dopo, il vuoto. Non ricordo più nulla. Se sono salva è grazie a mia madre: vedendo che non rispondevo al telefono, mi ha localizzata con l’app».

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