Il responsabile abruzzese delle Autonomie locali italiane interviene nel dibattito che ha portato la magistratura contabile alla protesta.
L’Aquila – “Assistiamo ormai da anni al progressivo svuotamento del nostro capoluogo regionale, da parte di ogni livello istituzionale”. Lo ha detto Enzo Di Natale, responsabile della provincia dell’Aquila per la sezione abruzzese dell’associazione di comuni Autonomie locali italiane (Ali) sottolineando che i sindaci aquilani e di tutto l’Abruzzo chiedono alla politica regionale e ai rappresentanti nazionali di maggioranza e opposizione di avviare una iniziativa congiunta per fermare lo spostamento della sede della Corte dei Conti dall’Aquila a Napoli. La decisione è prevista dalla proposta di legge A.C. 1621 in materia di giustizia contabile in discussione in questi giorni in Parlamento.
Giorni fa l’associazione dei magistrati della Corte dei Conti, riunita in assemblea permanente, ha messo nero su bianco in un documento approvato la sua “netta contrarietà” all’impianto normativo del pdl Foti e all’emendamento, firmato dai relatori, che prevede tra l’altro la cancellazione di Sezioni giurisdizionali e di controllo e l’accorpamento delle stesse in sei macroaree. “Una modifica integrale e radicale degli attuali assetti geografici della Corte – affermano i magistrati – porterebbe nel breve e medio periodo alla paralisi delle funzioni, in particolare del servizio giustizia contabile”. Di Natale è intervenuto sul dibattito in corso.
“L’Abruzzo è una regione plurale, chiediamo l’apertura di un dibattito regionale aperto sulla strategia per l’Abruzzo interno, ormai è un tema non più rimandabile – ha sottolineato – Dai piccoli comuni, anima identitaria della nostra regione, al tema dello spopolamento, fino a quello dei grandi poli economici, industriali, culturali trainanti per la nostra provincia, si percepisce ormai una generale rassegnazione ad un lento declino. Dopo l’iniziativa dei consiglieri del Comune dell’Aquila, si è aperto un dibattito, chiediamo di allargarlo per affrontare sotto una prospettiva più ampia la questione di una strategia per L’Aquilano e per l’Abruzzo intero – ha concluso – Noi come Ali Abruzzo, siamo a disposizione”.