“Sbirri petasse”: la Digos indaga sulle scritte contro i poliziotti apparse a Padova

L’episodio segue quello di novembre, in cui sul muro di fronte alla Questura era comparsa la scritta “Uno sbirro buono è uno sbirro morto”.

Padova – “Sbirri petasse”: questa la scritta con vernice spray nera apparsa su una vetrata in zona stazione con la scritta offensiva e denigratoria contro i poliziotti. Il riferimento è al significato dispregiativo della parola, che significa “meretrice” o “insetto assassino” (dal nome dell’insetto Acanthaspis petax). La segnalazione alla Sala Operativa della Questura è giunta attraverso ‘Youpol’ grazie ad una cittadina che, avendo notato la scritta denigratoria contro la Polizia, aveva allertato la Sala Operativa della Questura.

Sul posto, oltre agli equipaggi dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico intervenivano anche gli agenti della Digos e della Polizia Scientifica che davano avvio agli accertamenti ed approfondimenti investigativi acquisendo le immagini dai sistemi di video sorveglianza afferenti alla zona di via Tommaseo ed all’area della Stazione Ferroviaria.

Quello di sabato è l’ennesimo grave episodio di odio contro la Questura di Padova, dopo le scritte comparse nella serata di domenica 24 novembre, dove sul muro di uno stabile di fronte alla Questura, era comparsa la scritta “Uno sbirro buono è uno sbirro morto”.
Sul posto, oltre agli agenti del 113 sono intervenuti anche gli uomini della Digos e della Polizia scientifica per gli accertamenti del caso.

Si tratta dell’ennesimo episodio di odio contro la Questura di Padova, dopo le scritte comparse nella serata di domenica 24 novembre, dove sul muro di uno stabile di fronte alla Questura, era comparsa la scritta “Uno sbirro buono è uno sbirro morto”.

La Digos ha inviato alla Procura della Repubblica di Padova un’informativa di reato per vilipendio delle Istituzioni.

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