Denunciati due uomini di 26 e 34 anni per danneggiamento, minacce e resistenza a pubblico ufficiale. Ed è subito polemica politica.
Varese – Rivolta di piazza contro la polizia di Stato. A Busto Arsizio ieri sera si è ripetuto il film già visto a Milano in piazza Duomo la notte di Capodanno. Forze dell’ordine accerchiate e insultate dopo essere intervenute in piazza Garibaldi per bloccare due giovani che, dopo essere usciti da un fast food all’interno del quale avevano dato in escandescenze infastidendo i clienti, stavano cercando di fermare le auto in transito lanciando bottiglie, insultando e minacciando i conducenti. All’arrivo dei poliziotti un gruppo di 30, forse 40 giovani, per la maggior parte stranieri, si è radunato e si è frapposto tra gli agenti e le due persone che la polizia intendeva identificare.
A quel punto sono iniziati cori contro la polizia, il governo e l’Italia. La situazione ha impedito ai poliziotti presenti di intervenire nell’immediato. I giovani, per la maggior parte di origine nordafricana, hanno tirato in ballo la vicenda di Ramy, il 19enne morto a Corvetto durante un’inseguimento della polizia, urlando contro gli agenti. I due extracomunitari che stavano danneggiando il fast food sono stati comunque identificati e denunciati per resistenza e minaccia a pubblico ufficiale. Al vaglio della polizia le immagini delle telecamere di videosorveglianza per identificare quante più persone possibile e adottare gli eventuali provvedimenti.
Nelle ore successive è tornata la calma ma solo in apparenza. Infatti una seconda chiamata al 112 ha segnalato le stesse due persone – poi identificate in due marocchini di 33 e 25 anni – che stavano
sfasciando l’interno del locale spaventando i clienti. Un caso che ha scatenato la polemica politica. Nicola Molteni, sottosegretario all’Interno, ha sentito il questore di Varese, Carlo Mazza, stigmatizzando gli “atti gravissimi unitamente a violenti atti di danneggiamento della città, di disprezzo verso le istituzioni del
nostro Paese che non potranno rimanere impuniti. Le forze di polizia, alle quali va il mio ringraziamento per la professionalità con cui hanno saputo gestire quanto accaduto, sono già al lavoro per individuare i colpevoli. Nessuna tolleranza e nessuna impunità per chi offende i nostri valori, le nostre regole e crea situazioni di pericolo e violenza nelle nostre comunità”.
A commentare la vicenda anche il capo delegazione di Fratelli d’Italia al Parlamento europeo, Carlo Fidanza. “I fatti verificatisi ieri sera nel centro di Busto Arsizio, dove decine di giovani stranieri hanno impedito alla polizia di fermare due scalmanati ubriachi fuori controllo insultando le forze dell’ordine, il governo e Giorgia Meloni, sono di una gravità assoluta – sottolinea Fidanza -. È l’ennesimo segnale che la ‘follia maranza’ ha oltrepassato il segno e che questi giovani immigrati di seconda generazione si sentono ormai al di sopra dello Stato e di qualsiasi legge”. “Siano puniti in modo esemplare“, dichiara l’assessore lombardo alla Cultura Francesca Caruso, che commenta l’ennesimo episodio “commesso contro le nostre forze
dell’ordine ai quali va espressa ogni giorno solo gratitudine e non ingiurie – dice Caruso – Lo avevamo visto a Milano a Capodanno e lo rivediamo qui nel Varesotto. L’emulazione di gesti che vanno condannati senza se e senza ma”.