Secondo un’indagine Doxa il 94% degli italiani è contrario all’uso dei botti per i festeggiamenti di Capodanno. Le proposte sono state presentate dagli on. Dori (Avs) e Prestipino (Pd).
Roma – Venerdì 20 dicembre alla Sala Stampa della Camera dei Deputati, gli On. Devis Dori (Avs) e Patrizia Prestipino (Pd) hanno illustrato le loro proposte di legge contro i botti. Oltre a LAV erano presenti anche l’On. Francesco Emilio Borrelli (Avs) e l’On Alessandro Caramiello (M5S). È stato evidenziato come i botti di Capodanno, e non solo, provocano enormi danni sia agli animali all’ambiente e alle persone con le forti emissioni che poi ci respiriamo. Quindi sussiste anche una questione di salute, oltre all’annuale bollettino di guerra di ogni primo dell’anno rispetto agli effetti e ai danni all’incolumità pubblica.
Negli ultimi 10 anni ci sono stati 2723 feriti e 3 morti, senza considerare l’universo che gira intorno ai botti illegale e alla loro fabbricazione. Nel corso dell’incontro sono state illustrate le motivazioni che hanno condotto alla necessità di ottenere una legge nazionale di divieto. E si è parlato della proposta di legge Dori e della proposta Prestipino.
Secondo un’indagine Doxa, commissionata da LAV ed effettuata qualche settimana fa, il 94% degli italiani è contrario all’uso dei botti per i festeggiamenti di Capodanno: il 63% è completamente disposto a rinunciarvi e il 31% già non li usa. Il 94% è disposto quindi a festeggiare con metodi alternativi ai botti e il 93% ritiene che le Istituzioni dovrebbero fare di più per tutelare gli animali e gli esseri umani. Forti esplosioni, luci improvvise e intermittenti provocano infatti terrore, tentativi di fuga e reazioni letali negli animali, sia familiari che selvatici, e causano ferite e lesioni mortali anche negli uomini.
La campagna LAV Basta Botti (si può firmare QUI) è stata riconosciuta come efficace elemento di stimolo per le proposte di Legge. “Abbiamo lanciato la campagna ‘Basta botti’ – spiega Ilaria Innocenti della Lav – per chiedere una legge nazionale di divieto, che è fondamentale perché al momento i vari divieti sono lasciati in mano ai singoli Comuni: alcuni hanno adottato dei regolamenti per vietarli, altri non l’hanno fatto adottando ogni anno ordinanze tardive, peraltro non supportate da campagne di sensibilizzazione. Una legge che sarebbe anche un’applicazione concreta dell’articolo 9 della Costituzione, secondo cui la Repubblica tutela l’ambiente, gli animali e gli ecosistemi, sancendo in capo allo Stato una responsabilità diretta nei confronti della tutela degli animali”.
“Sosteniamo fortemente la campagna lanciata dalla Lav, ‘Basta botti’ anche attraverso un’iniziativa legislativa, con una proposta di legge volta a vietare l’uso dei botti di Capodanno: a nostro parere devono essere altre le forme per festeggiare, sapendo qual è l’effetto dei botti non soltanto per l’ambiente a causa delle emissioni nell’atmosfera, ma soprattutto per gli animali: chi ha un animale d’affezione sa benissimo qual è la loro reazione rispetto ai botti, l’ansia e la frustrazione che provocano”. Così Devis Dori, deputato Avs, promotore della proposta di legge illustrata in una conferenza stampa alla Camera. “Ma allo stesso tempo – aggiunge – non dobbiamo dimenticare il mercato illegale dei botti di Capodanno e i danni che produce sull’incolumità pubblica. Ogni anno, il primo gennaio, viene stilato un bollettino di guerra. Oggi quindi lanciamo questa proposta di legge come Alleanza Verdi e Sinistra, c’è un’analoga iniziativa legislativa anche del Pd ma siamo sicuri di riuscire ad allargare a tutti i gruppi parlamentari questa battaglia di assoluta civiltà”.
La proposta è stata fortemente voluta anche da Stefania Prestipino (Pd): “Si tratta – spiega la deputata Dem – di un problema per l’ambiente, per il contesto sociale, per le persone visto il numero di morti e feriti che ogni anno mietono i botti di Capodanno, messi in mano a inesperti e minorenni. E poi fanno del male agli animali tutti, quelli d’affezione, ai randagi e alla fauna selvatica. Da qui la mia proposta di legge, che ho depositato agli inizi di novembre, che ha l’obiettivo di regolamentare l’utilizzo dei botti, parlare di conoscenze specialistiche, vietarne l’utilizzo per i minori, vietare l’acquisto e la vendita di quelli pericolosi, ovvero le categorie F2, F3, F4: e soprattutto, da garante per i diritti degli animali di Roma Capitale, sto seguendo con grande forza la delibera comunale, che credo andrà in aula ad inizio 2025, che vieterà tramite la polizia municipale l’acquisto e la vendita di botti, un passo di civiltà che porrà la capitale all’avanguardia”.