Acca Larentia, chiuse le indagini sui saluti romani: 30 militanti di Casapound a rischio processo

Contestata la violazione delle leggi Scelba e Mancino. All’identificazione dei responsabili si è arrivati dopo l’analisi delle immagini e dei video della commemorazione.

Roma – La procura di Roma ha chiuso le indagini relative ai saluti romani davanti all’ex sede dell’Msi di via Acca Larentia del 7 gennaio scorso in occasione della commemorazione di tre giovani uccisi 46 anni fa. Nel fascicolo, coordinato dal procuratore capo Francesco Lo Voi, che vede una trentina di indagati, ora a rischio processo, si contesta la violazione delle leggi Mancino e Scelba.

La chiusura delle indagini, svolte dalla Digos della Questura di Roma, da parte dei pm capitolini nei confronti di una trentina di militanti di Casapound arriva alcuni mesi dopo il deposito delle motivazioni da parte delle sezioni unite della Cassazione che era intervenuta sulla questione del saluto romano.

“L’integrazione del reato richiederà – scrivevano i supremi giudici nelle motivazioni delle sezioni unite depositate lo scorso 17 aprile – che il giudice accerti in concreto alla stregua di una valutazione da effettuarsi complessivamente, la sussistenza degli elementi di fatto (esemplificativamente, tra gli altri, il contesto ambientale, la eventuale valenza simbolica del luogo di verificazione, il grado di immediata, o meno, ricollegabilità dello stesso contesto al periodo storico in oggetto e alla sua simbologia, il numero dei partecipanti, la ripetizione insistita dei gesti, ecc.) idonei a dare concretezza al pericolo di ‘emulazione’ insito nel reato secondo i principi enunciati dalla Corte costituzionale”.

All’identificazione si è arrivati dopo l’analisi delle immagini e dei video della commemorazione in occasione dell’anniversario di Acca Larentia.

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