Salvini insiste: “Il Ponte si farà”. La battaglia contro gli esposti continua

Società Stretto di Messina su esposto ad Agcm: “Norme rispettate”. Gli approfondimenti della Commissione Via e la pioggia di critiche.

Messina – Matteo Salvini tira dritto: “Il Ponte sullo Stretto si farà e la prossima settimana sarà approvato il progetto definitivo”. Il ministro delle Infrastrutture è in battaglia, contro i vari esposti e richieste di verifica che piovono sulla grande opera infrastrutturale. Sul Ponte sullo Stretto e le presunte violazioni sulla concorrenza, Stretto Spa intanto smentisce: “Le norme sono state rispettate”. In relazione all’esposto presentato all’AGCM, tra gli altri dal PD di Villa San Giovanni, la Stretto di Messina fa alcune precisazioni.

“La crescita del valore dell’investimento – si fa notare – da 8,5 miliardi del 2011 a 13,5 (come previsto nel DEF 2023), non si riferisce a maggiori opere ma al forte aumento dei prezzi registrato negli ultimi anni, fenomeno che ha coinvolto e coinvolge tutti i progetti infrastrutturali. Inoltre va sottolineato che il valore di 13,5 miliardi non riguarda solo il contratto con il Contraente generale e gli altri affidatari, ma il costo complessivo del progetto. Nella replica si dice che la Direttiva 2014/24/UE “sarà pertanto rispettata” come peraltro espressamente richiamato nel Decreto-legge 31 marzo 2023, n. 35, recante: Agli atti di cui ai commi 3 e 4 si applicano le disposizioni di cui all’articolo 72 della Direttiva 2014/24/UE del Parlamento europeo e del Consiglio e le relative norme interne di attuazione e i medesimi sono adottati in coerenza con le disposizioni normative dell’Unione europea in materia di contratti pubblici“.

Il “Comitato Scientifico, organo autonomo e indipendente istituito per legge, – prosegue la nota – ad esito della sua attività collegiale, di studio e analisi per ciascuna disciplina riguardante l’aggiornamento del progetto del ponte sullo Stretto di Messina, ha rilasciato all’unanimità parere favorevole“. Le osservazioni (68), che in parte riprendono quelle del precedente Comitato Scientifico, “non sono da intendersi in distonia con l’espressione di un parere positivo, ma riguardano aspetti da approfondire in sede di progettazione esecutiva, legati all’evoluzione delle conoscenze tecniche e dei materiali e all’evoluzione normativa in tutti gli ambiti di interesse. Il parere favorevole rilasciato dalla Commissione Tecnica di Valutazione dell’Impatto Ambientale del Ministero dell’ambiente e della sicurezza energetica (MASE), sul progetto definitivo del ponte sullo Stretto è un importante passo avanti per il progetto e la realizzazione dell’Opera”.

Dopo che il parere Via della Commissione Tecnica di Valutazione dell’Impatto Ambientale ha dato il via libera all’opera del Ponte sullo Stretto, il Wwf Italia ricorre all’Unione europea. Lo ha reso noto la stessa ong con un comunicato, in cui argomenta che i “temi per un reclamo comunitario sono tre: ossia l’assegnazione dell’opera senza gara di appalto avvenuta grazie ad una sottostima dei costi, la violazione delle direttive Habitat e Uccelli e quindi delle normative su Rete Natura 2000, la mancata applicazione della procedura di Valutazione Ambientale Strategica”. Il Wwf Italia “studierà con attenzione il parere VIA”, si legge sul sito della ong, “ma è chiaro che le critiche degli ambientalisti non erano infondate tant’è che ci sono, per quanto è dato di sapere, almeno 60 prescrizioni che riguardano tutti gli aspetti ambientali coinvolti dal progetto”.

L’organizzazione che da sempre lotta per la natura, sottolinea: “è chiaro ora il dibattito inevitabilmente si sposta sul piano del contenzioso. Oltre alla via comunitaria, il WWF Italia è gia al lavoro per valutare anche un contenzioso amministrativo dopo i necessari approfondimenti. Al vaglio, infine, c’è anche l’opportunità di un esposto penale poiché non può essere solo un caso che ci siano così tanti elementi e dati sottostimanti”. Due giorni fa la Commissione Tecnica di Valutazione dell’Impatto Ambientale del ministero dell’Ambiente e della sicurezza energetica (Mase), si è pronunciata positivamente sulla compatibilità ambientale del progetto, così come integrato con la Relazione del proponente, ai sensi del DL 35/2023 sul riavvio dell’iter del Ponte nel rispetto delle condizioni ambientali prescritte che dovranno essere ottemperate perlopiù nella fase della presentazione del progetto esecutivo.

Intanto l’iter per la realizzazione del ponte sullo Stretto di Messina ha subìto un rinvio. Infatti, se da un lato la commissione Valutazione impatto ambientale (Via) ha dato parere favorevole al progetto “definitivo”, la stessa commissione ha imposto nuove integrazioni e studi che di fatto rallentano i piani del governo. A partire da ulteriori approfondimenti da eseguire in merito al rischio sismico che potrebbero richiedere anche alcuni mesi di lavoro, allungando così i tempi.

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