Cosenza al voto per la maxi-città, ma il quesito non scalda il cuore degli elettori

A mezzogiorno ha votato solo il 7 per cento degli aventi diritto. Le percentuali più basse nel capoluogo. Urne aperte fino alle 21.

Cosenza – Oggi sono chiamati al voto 94mila cittadini per decidere sulla possibile fusione dei comuni di Cosenza, Castrolibero e Rende. I seggi rimarranno aperti fino alle 21 per il referendum consultivo, che mira a raccogliere l’opinione dei residenti su questa proposta. Sebbene il risultato non sia vincolante, potrebbe influenzare il percorso politico e amministrativo verso l’unificazione. Alle 12, l’affluenza complessiva si attestava al 7,42%, con 7.123 votanti su 95.965 aventi diritto.

La partecipazione varia tra i tre centri, ma le percentuali restano comunque molto basse: a Cosenza, l’affluenza si aggira attorno al 5% (2.863 voti), mentre a Rende raggiunge il 15%, con picchi del 20% nella zona storica. A Castrolibero, invece, si registra circa il 12%. Il referendum è stato indetto con un decreto del presidente della Regione Calabria, Roberto Occhiuto, firmato l’8 ottobre scorso, in seguito alla delibera del Consiglio regionale del 26 luglio. La proposta, presentata da esponenti di diverse forze politiche, è stata sostenuta da consiglieri regionali di Forza Italia, Fratelli d’Italia, l’Unione di Centro e la Lega.

Gli aventi diritto al voto sono così distribuiti: 54.065 a Cosenza, 31.513 a Rende e 8.068 a Castrolibero. Le operazioni si svolgono in 126 sezioni elettorali: 82 a Cosenza, 34 a Rende e 10 a Castrolibero. Subito dopo la chiusura delle urne inizierà lo spoglio dei voti.

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