Negli Stati Uniti vogliono uccidere Conan, un cane di otto anni, tramite eutanasia per aver morso una persona a un braccio. Meta Parma chiama alla mobilitazione.
La vicenda di Conan, il cane di otto anni al centro di un caso che ha sollevato un’ondata di indignazione internazionale, ha toccato il cuore di molti. Le autorità di Burbank, negli Stati Uniti, decideranno a breve se sottoporre Conan a eutanasia, a seguito di un episodio avvenuto a gennaio 2024 in cui il cane ha morso una persona al braccio, apparentemente per difendere la sua proprietaria.
La famiglia di Conan, profondamente legata al cane, lo considera un membro della famiglia e sta facendo appello al mondo intero per salvarlo. L’udienza decisiva è fissata per martedì, e il tempo stringe.
Anche l’associazione Meta Parma ha lanciato un appello, invitando gli italiani a unirsi a una campagna di mail bombing per chiedere clemenza alle autorità locali. La dichiarazione dell’associazione sottolinea: “Non si può uccidere un cane per un morso al braccio! Conan è un cane affettuoso e il suo gesto era di protezione. Salvarlo è un dovere morale.”
L’episodio si inserisce in un contesto più ampio di critiche alle decisioni prese negli Stati Uniti in situazioni simili, come l’eutanasia di Peanut, uno scoiattolo, e Fred, un procione, in passato. L’obiettivo della campagna è quello di sensibilizzare l’opinione pubblica e fare pressione sulle autorità di Burbank affinché Conan possa continuare a vivere.
L’appello è diventato virale, con un crescente numero di persone che partecipano per salvare la vita del cane.