Cacao amaro a Natale, sotto l’albero arriva la stangata

La quotazione del prodotto grezzo sta salendo alle stelle trascinando al rialzo il prezzo di panettoni e pandori con creme al cioccolato (+12%) e dei torroni (+30%).

Roma – Quest’anno il Natale potrebbe riservare una sorpresa poco gradita agli amanti del cioccolato. I costi di cioccolatini, praline e torroni sono infatti destinati a lievitare, principalmente a causa del forte aumento delle quotazioni del cacao grezzo. La produzione nei principali paesi esportatori, come il Ghana, ha subito un brusco calo dovuto a malattie delle piante e infestazioni parassitarie, riducendo l’offerta e facendo schizzare i prezzi alle stelle.

Il prezzo del cacao ha raggiunto cifre record, con il contratto “future dicembre 24” chiuso a 8.897 dollari per tonnellata il 22 novembre, segnando un aumento del 110% rispetto all’anno scorso e del 265% rispetto a tre anni fa. Ad aprile, il costo aveva toccato i 10.000 dollari per tonnellata, ben oltre la media storica di 3.000 dollari.

Una crisi che si riflette direttamente sui prezzi al dettaglio dei dolci natalizi. Secondo uno studio del Codacons, pandori e panettoni al cioccolato hanno registrato rincari medi del 12,5%. I torroni sono i più colpiti, con aumenti fino al 30% rispetto al 2022 e picchi del 53% in alcune catene di supermercati.

Dietro il calo della produzione di cacao si cela anche il cambiamento climatico, che sta influenzando le coltivazioni in tutto il mondo. La Società Italiana di Medicina Ambientale (Sima) sottolinea come fenomeni estremi, come siccità prolungate e precipitazioni torrenziali, stiano devastando le aree produttive.

In paesi come il Ghana e la Costa d’Avorio, che rappresentano il 60% della produzione globale, il Cocoa Swollen Shoot Virus Disease (CSSVD) ha decimato le coltivazioni, colpendo il 17% delle aree coltivate in Ghana e distruggendo oltre 500mila ettari. Questi eventi hanno portato a un deficit globale di cacao di 462mila tonnellate per la stagione 2023/24, con le scorte ai livelli più bassi degli ultimi 45 anni, secondo l’Organizzazione Internazionale del Cacao. Con queste premesse, il cioccolato rischia di diventare un vero e proprio bene di lusso nei prossimi mesi.

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