Si fermerà il personale del Gruppo FS, Trenitalia, Trenitalia Tper e Trenord, tranne in Piemonte e Valle d’Aosta. Stop anche di Italo.
Roma – Ancora uno sciopero dei treni. La mobilitazione inizierà domani, sabato 23, alle ore 21, e andrà avanti fino alla stessa ora del giorno successivo. La decisione, comunicata da Ferrovie dello Stato, è confermata dal sindacato Usb e coinvolgerà “tutto il personale delle società del gruppo e delle altre aziende che operano nel settore ferroviario sul territorio nazionale”, spiega una nota della sigla sindacale. Si fermerà il personale del Gruppo FS, Trenitalia, Trenitalia Tper e Trenord, a eccezione delle regioni Piemonte e Valle d’Aosta. Stop anche per i treni di Italo.
Nelle giornate di sciopero Trenitalia assicura servizi minimi di trasporto, predisposti a seguito di accordi con le organizzazioni sindacali e ritenuti idonei dalla Commissione di Garanzia per l’attuazione della Legge 146/1990. I treni che si trovano in viaggio a sciopero iniziato arrivano comunque alla destinazione finale se è raggiungibile entro un’ora dall’inizio dell’agitazione sindacale. Trascorso questo periodo i treni possono fermarsi in stazioni precedenti la destinazione finale. In caso di sciopero nei giorni feriali e festivi, Trenitalia garantisce i treni a lunga percorrenza riportati nella tabella disponibile qui, e valida fino al 14 dicembre.
Nel trasporto regionale sono stati istituiti i servizi essenziali nelle fasce orarie di maggiore frequentazione (dalle ore 06.00 alle ore 09.00 e dalle ore 18.00 alle ore 21.00 dei giorni feriali). È possibile consultare l’elenco dei treni garantiti a questo link. Anche la compagnia Italo è coinvolta nella mobilitazione, e sul proprio sito ha pubblicato la lista dei lista dei treni garantiti. Questa mobilitazione si aggiunge alle altre dei giorni scorsi. Il 5 novembre era stato proclamato uno sciopero da tutti i sindacati dopo l’accoltellamento di un capotreno: l’agitazione aveva riscosso ampie adesioni con forti disagi per i viaggiatori. L’8 novembre poi si erano fermati i treni locali (assieme a tram, bus e metropolitane) per lo sciopero unitario dei mezzi pubblici.
L’agitazione “si colloca dentro la vertenza per il rinnovo contrattuale nazionale delle attività Ferroviarie, portato avanti da un fronte ampio di sigle di base” spiega l’Usb. Il sindacato critica le associazioni datoriali “le quali altro non sanno fare che chiedere aiuto alla commissione di garanzia per provare a fermare l’ondata di grande adesione agli ultimi scioperi”.