Droga: altra ordinanza arresto per capo ultras Milan Lucci, sequestrati 800mila euro

Il leader della Sud rossonera raggiunto dalla misura mentre è già detenuto in carcere per l’inchiesta milanese “Doppia Curva”.

Milano –  Il capo ultras del Milan, Luca Lucci, è stato arrestato dalla guardia di finanza di Pavia insieme ad altre 19 persone in un’inchiesta della Dda di Milano sul traffico di droga. I militari hanno dato esecuzione a un’ordinanza di custodia cautelare in carcere disposta dal gip di Milano, Luigi Iannelli, che ha accolto la richiesta del pubblico ministero di Milano Gianluca Prisco. Sono stati sequestrati 800mila euro in contanti. L’indagine avrebbe svelato un traffico di sostanze stupefacenti per oltre due tonnellate fra la Lombardia e la Calabria: una tonnellata di eroina, una di cocaina e 200 chilogrammi di hashish.

Il leader della Curva Sud del Milan è stato raggiunto dalla misura mentre è già detenuto in carcere a Milano, come uno dei due capi delle associazioni a delinquere che si sono impossessate delle curve di San Siro per gestire traffici illeciti e commistioni con la ‘ndrangheta. L’ordinanza del gip non riguarda ipotesi di associazione a delinquere ma l’inchiesta del pm Prisco, con il coordinamento dell’aggiunto Alessandra Dolci, sarebbe collegata a indagini sulla cosca Barbaro di Platì. Un mese fa la notizia Daniele Cataldo, uomo di fiducia del capo ultrà milanista Lucci, era stato fermato per il tentato omicidio a colpi di pistola il 12 aprile 2019, nel centro di Milano, di Enzo Anghinelli, ultrà milanista coinvolto in procedimenti di droga.

Luca Lucci

Lo stesso Lucci, in carcere dal 30 settembre nell’inchiesta sulle curve di San Siro, è indagato per concorso in omicidio. Il fermo è arrivato a seguito delle indagini della Squadra mobile di Milano, coordinate dai pm Paolo Storari, titolare della nota inchiesta sulle curve, e del collega Leonardo Lesti. Adesso Lucci dovrà rispondere anche dell’accusa di traffico di sostanze stupefacenti. Questa mattina i militari della Guardia di Finanza di Pavia hanno eseguito nelle province di Pavia, Milano, Reggio Calabria, Lecco e Piacenza un’ordinanza di custodia cautelare a carico di 20 persone, di cui 15 in carcere (tra cui Lucci) e 5 ai domiciliari.

L’accusa? Quella “di appartenere a un’associazione dedita al traffico di stupefacenti, soprattutto cocaina, articolata in cellule”. L’attività ha rivelato come il terminale delle varie organizzazioni sia in colui che ha sostituito i Flachi della Comasina, godendo della consolidata vicinanza con i Barbaro di Platì, attivi nella zona di Cologno Monzese, e i gruppi criminali albanesi e sudamericani che, da basi strategiche in Sudamerica, controllano le spedizioni della cocaina verso le più importanti piazze intercontinentali.

Facebook
Twitter
LinkedIn
WhatsApp
Email
Stampa