Netanyahu ha parlato di “attacco premeditato” e definito la violenza “grave”. Il premier olandese Schoof: “Autori verranno perseguiti”.
Amsterdam – Dieci israeliani tifosi del Maccabi Tel Aviv sono rimasti feriti dopo essere stati aggrediti nella capitale olandese al termine della partita di calcio tra Ajax e Maccabi, vinta dai padroni di casa 5-0. La polizia ha protetto e scortato i sostenitori israeliani al loro hotel, e al momento sarebbero 67 le persone arrestate. Secondo quanto riferito, gli scontri sono scoppiati nonostante il divieto di una manifestazione filo-palestinese imposta dal sindaco di Amsterdam Femke Halsema, che aveva temuto che gli scontri sarebbero scoppiati tra manifestanti e sostenitori del club di calcio israeliano.
Secondo la polizia di Amsterdam tutti i tifosi israeliani ricoverati in ospedale sono poi stati dimessi. Lo riporta il Times of Israel. Il Ministero degli Esteri israeliano ha dichiarato di avere una lista di circa 10 israeliani che non hanno ancora preso contatto con loro dopo gli attacchi di Amsterdam di ieri sera. Lo riporta sempre il Times of Israel sottolineando che secondo il ministero israeliano le persone presenti nell’elenco non sono considerate “scomparse”, ipotizzando che i loro telefonini potrebbero essere stati rubati o rotti durante l’aggressione. Lo stesso ministero afferma poi che continuano gli sforzi per contattarli e che l’elenco non è completo e potrebbe ancora cambiare.
Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha condannato, durante una telefonata con il premier olandese Disk Schoof, quello che ha descritto come “un attacco premeditato” ai tifosi di calcio israeliani e “Il primo ministro Netanyahu – afferma una nota del suo ufficio – ha dichiarato di considerare con la massima serietà l’attacco antisemita premeditato contro i cittadini israeliani e ha richiesto una maggiore sicurezza per la comunità ebraica nei Paesi Bassi”. Netanyahu che ha definito la violenza “grave” ha invitato il primo ministro nederlandese e le forze di sicurezza locali “ad agire in modo deciso e rapido contro i rivoltosi” e ha “ordinato l’invio immediato di due aerei di soccorso per aiutare i nostri cittadini”, si legge nella dichiarazione dell’ufficio del premier.
Secondo quanto riportato da The Times of Israel alcuni tifosi del Maccabi Tel Aviv hanno parlato di assalitori mascherati, alcuni dei quali con bandiere palestinesi che gridavano “Palestina libera”. Il primo ministro olandese Schoof ha definito “inaccettabili” gli “attacchi antisemiti contro cittadini israeliani” ad Amsterdam sul suo account X. “Sono in stretto contatto con tutte le persone coinvolte. Netanyahu ha insistito affinché gli autori di questi atti debbano essere ricercati e perseguiti”, ha aggiunto Schoof. “Atti di violenza orribili e inaccettabili e antisemitismo ad Amsterdam la scorsa notte. Decine di arresti, stiamo facendo tutto il possibile per rintracciare i responsabili. La polizia di Amsterdam chiede alle vittime di denunciare“, scrive su X la responsabile della Polizia nazionale dei Paesi Bassi, Janny Knol.
Da Roma la presidente dell’Unione delle Comunità ebraiche italiane Noemi Di Segni: “I fatti di Amsterdam preoccupano, è persecuzione“. “Dinanzi alle scioccanti immagini di quanto accaduto ad Amsterdam di persecuzione violenta mirata dei tifosi israeliani, da odiatori propal e radicalizzati islamici, con le forze dell’ordine inerti, l’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane si unisce al sentimento di grave preoccupazione e allerta e rivolge un appello alle Istituzioni europee, in primis, e italiane per il rafforzamento delle norme volte a sradicare violenza generata dal fondamentalismo religioso e abuso delle libertà fondamentali”, ha sottolineato.
“Dare la caccia agli ebrei non significa difendere il popolo palestinese. In Europa non c’è spazio per l’antisemitismo. Un episodio vergognoso che ci riporta ai tempi bui del nazismo. Solidarietà agli israeliani aggrediti oggi ad Amsterdam e a tutte le comunità ebraiche nel mondo”. Lo scrive su X il ministro degli Esteri Antonio Tajani.