Maxi-sequestro al porto di Gioia Tauro: Gdf e personale delle Dogane mettono i sigilli ad un carico che avrebbe fruttato ai clan 120 milioni di euro.
Reggio Calabria – Al porto di Gioia Tauro, i finanzieri del Comando Provinciale di Reggio Calabria, insieme ai funzionari dell’Ufficio locale dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli (Adm), hanno effettuato un importante sequestro di droga.
I militari hanno infatti intercettato due grandi carichi, per un totale di 790 chilogrammi di cocaina purissima. La droga, una volta tagliata e distribuita sul mercato, avrebbe fruttato oltre 120 milioni di euro alle organizzazioni criminali. L’operazione ha visto le Fiamme Gialle del Gruppo di Gioia Tauro e il personale Adm impegnati nel controllo di due container sospetti che trasportavano ufficialmente succo di ananas e sacchi di sesamo, al cui interno è stato rinvenuto il consistente quantitativo di cocaina sequestrata.
La droga, se immessa sul mercato, avrebbe generato alle organizzazioni coinvolte un guadagno stimato in circa 120 milioni di euro. L’operazione è stata condotta nell’ambito dei controlli regolari sui container in transito presso i varchi doganali. Nel corso delle ispezioni, i finanzieri e i funzionari Adm hanno svolto approfonditi accertamenti su un elevato numero di container, avvalendosi anche delle unità cinofile della Guardia di Finanza di Gioia Tauro.
Quest’anno, complessivamente, sono stati sequestrati circa 3,8 tonnellate di cocaina al Porto di Gioia Tauro. “Il porto di Gioia Tauro – afferma una nota di Adm – si conferma come un punto cruciale per il traffico illegale di sostanze, fronte su cui da tempo è attivo un sistema di controllo efficace, grazie alla collaborazione tra Guardia di Finanza e Adm, sotto il coordinamento dell’Autorità giudiziaria, per contrastare il traffico internazionale di stupefacenti e tutelare la legalità, la salute e la sicurezza a livello nazionale ed europeo”.