Perquisizioni negli uffici di Tim e NTT Data Italia: indagati due manager, tangente da 50mila euro

L’operazione è stata disposta nell’ambito di un’indagine su corruzione e turbativa d’asta che ha già portato all’arresto dell’ex direttore generale di Sogei.

Roma – I finanzieri del comando provinciale di Roma hanno eseguito perquisizioni presso le abitazioni di Simone De Rose ed Emilio Graziano, rispettivamente procuratori speciali di Tim Spa e Ntt Data Italia Spa. L’operazione è stata disposta dalla Procura di Roma nell’ambito di un’indagine su corruzione e turbativa d’asta, che ha già portato all’arresto dell’ex direttore generale di Sogei, Paolino Iorio. I due manager sono accusati di corruzione tra privati. Le perquisizioni hanno riguardato non solo le abitazioni, ma anche alcuni uffici delle rispettive società, con l’obiettivo di acquisire documenti e prove.

Il decreto di perquisizione indica che Simone De Rose, in qualità di dirigente di Tim, avrebbe ricevuto in due occasioni denaro da Emilio Graziano, suo omologo in Ntt Data, per un totale di 50mila euro, versati il 22 febbraio, e una somma non specificata il 15 maggio. Questa indagine su Tim e Ntt Data è collegata all’inchiesta su Sogei, partecipata del Ministero dell’Economia, dove l’imprenditore Massimo Rossi è stato arrestato in flagrante insieme a Paolino Iorio, mentre quest’ultimo intascava una tangente di 15mila euro. Un’informativa del Gico (Gruppo d’investigazione sulla criminalità organizzata) ha evidenziato il coinvolgimento di De Rose e Graziano, identificati come soggetti di interesse durante le indagini su Rossi.

Tim ha confermato le perquisizioni, dichiarando la propria disponibilità a collaborare con le autorità per far luce su eventuali responsabilità interne. Tuttavia, la notizia ha avuto un impatto negativo in Borsa, con il titolo Tim che ha subito una perdita del 3%.

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