Plastica bruciata, odori nauseabondi e addetti in nero: nei guai proprietario di discarica abusiva nel Napoletano

Il 32enne è stato arrestato; maxi sanzione di 75mila euro e sequestro della struttura.

Napoli – Un imprenditore di 32 anni della provincia di Napoli è stato arrestato dai carabinieri per gestione illegale di rifiuti e impiego di lavoratori in nero. L’operazione è stata condotta dalla sezione operativa e radiomobile della compagnia di Castellammare di Stabia, dal Nucleo Carabinieri Ispettorato del lavoro di Napoli e dai Carabinieri Forestali.

Durante i controlli in un’azienda specializzata nella gestione dei rifiuti situata nella periferia di Castellammare, i militari hanno trovato il titolare e due operai intenti a tagliare motori, alternatori e altre parti meccaniche, mentre stavano bruciando plastica con un cannello a gas, rendendo l’aria irrespirabile. Nessuno dei presenti indossava adeguati dispositivi di protezione.

Nel piazzale dell’azienda, i militari hanno notato un tir da cui fuoriuscivano fumi nauseabondi e hanno spento immediatamente le fiamme. Sono stati trovati circa 20 metri cubi di rifiuti all’interno del capannone, tra cui plastiche, metalli, oli esausti, alternatori elettrici, parti di motori e pezzi di auto. Nell’area esterna erano presenti altri 80 metri cubi di rifiuti e 7 sacchi neri pieni di materiali pericolosi.

Inoltre, è stato accertato che i due operai, di 40 e 54 anni, erano lavoratori in nero, impiegati senza alcuna protezione, senza aver svolto corsi di formazione o ricevuto visite mediche, con paghe misere. L’imprenditore gestiva un’attività di recupero e smaltimento di rifiuti speciali, sia pericolosi che non, senza autorizzazioni.

Oltre all’arresto per discarica abusiva e impiego di manodopera in nero, l’imprenditore dovrà affrontare sanzioni che ammontano a 75.000 euro. L’intera struttura è stata sequestrata.

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