Un’occasione per ricordare quanto sia importante la vita in ogni sua forma e quanto la nostra stessa esistenza dipenda dagli equilibri naturali garantiti solo dalla presenza delle specie selvatiche che con noi condividono il pianeta.
Il 4 ottobre, ricorrenza della celebrazione di san Francesco d’Assisi – il santo patrono degli animali -, si celebra la Giornata Mondiale degli Animali. Un’occasione per ricordare quanto sia importante la vita in ogni sua forma e quanto la nostra stessa esistenza dipenda dagli equilibri naturali garantiti solo dalla presenza delle specie selvatiche che con noi condividono il pianeta.
La missione della Giornata mondiale degli animali è quella di aumentare lo status degli animali al fine di migliorare gli standard di benessere in tutto il mondo. Nata da un’idea di Heinrich Zimmermann, fu celebrata per la prima volta il 24 marzo 1925 al Palazzo dello Sport di Berlino, in Germania, quindi fu spostata al 4 ottobre per allinearsi con la festività di san Francesco. Inizialmente l’iniziativa trovò un seguito solo in Germania, Austria, Svizzera e Cecoslovacchia, ma nel maggio 1931, in un congresso del Congresso internazionale sulla protezione degli animali a Firenze, la proposta di rendere universale la Giornata mondiale degli animali il 4 ottobre fu accettata all’unanimità. Oggi è un evento globale che unisce il movimento per la protezione degli animali, e dal 2003 è guidato e sponsorizzato dalla Fondazione Naturewatch.
La giornata è un’importante occasione per sensibilizzare le persone sul ruolo che gli animali, di qualsiasi tipo, domestici e non, rivestono nella vita di tutti i giorni e la loro crucialità, come parte dell’ecosistema, nell’equilibrio naturale. Ma anche per ricordare che gli animali hanno dei diritti, sanciti costituzionalmente nella Dichiarazione universale redatta dalla Lega Internazionale dei Diritti dell’Animale, presentata a Bruxelles il 26 gennaio 1978 e sottoscritta da personalità del mondo filosofico, giuridico, scientifico per poi essere proclamata a Parigi, presso la sede dell’Unesco il 15 ottobre 1978.
Il documento sancisce che l’uomo non può attribuirsi il diritto di sterminare gli altri animali o di sfruttarli; che nessun animale dovrà essere sottoposto a maltrattamenti e ad atti crudeli; e che ogni animale che appartiene ad una specie selvaggia ha il diritto di vivere libero nel suo ambiente naturale terrestre, aereo o acquatico.
Inoltre la Dichiarazione universale dei diritti dell’animale decide che ogni animale che l’uomo ha scelto per compagno ha diritto ad una durata della vita conforme alla sua naturale longevità e che abbandonarlo è un atto crudele e degradante.
Tra gli articoli a tutela della fauna, si sottolinea che nessun animale deve essere usato per il divertimento dell’uomo e le associazioni di protezione e di salvaguardia degli animali devono essere rappresentate a livello governativo poiché i diritti dell’animale devono essere difesi dalla legge come i diritti dell’uomo.