Inchiesta Mose, maxi-confisca di oltre 21 milioni a Piergiorgio Baita e Nicolò Buson

Il provvedimento del gip è stato eseguito dalla guardia di finanza di Venezia.

Venezia – Il Gip del Tribunale di Venezia ha emesso un provvedimento di confisca di beni immobili e disponibilità finanziarie per 21,4 milioni di euro nei confronti di Piergiorgio Baita e Nicolò Buson, entrambi coinvolti nell’inchiesta Mose come corruttori di pubblici ufficiali e condannati. Baita, ex presidente della Mantovani (il colosso padovano delle costruzioni), con le sue rivelazioni ai magistrati fece crollare il sistema di tangenti, mentre Buson è l’ex direttore finanziario della stessa società. Il provvedimento è stato eseguito dalla guardia di finanza di Venezia.

Piergiorgio Baita

Secondo quanto comunicato dalla Procura lagunare, gli accertamenti bancari e l’analisi di atti di spoliazione patrimoniale a favore di alcuni familiari (atti di donazione e trasferimento di fondi), hanno consentito la confisca di denaro, di beni immobili (sette fabbricati e due terreni) e di un’auto per complessivi 1.095.019,40 euro, che si aggiungono ai 18.056.004,19 già confiscati in passato. «Si è dato infine avvio – si legge nel comunicato della procura di Venezia – all’esecuzione della confisca, nella misura di 1/5, dei ratei di pensione spettanti ai due destinatari della misura ablativa».

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