Carcere di Sassari, agente morso a un braccio da un detenuto

Autore del gesto uno straniero di 35 anni. La richiesta dei sindacati Uil e Uspp: “Taser anche per la polizia penitenziaria”.

Sassari – Ferito a morsi a un braccio da un detenuto. L’aggressione, subita da un agente della Polizia penitenziaria, è avvenuta nel carcere di Bancali, a Sassari. L’autore del gesto, a quanto si apprende, sarebbe uno straniero di 35 anni. A denunciare l’episodio i sindacati Uil e Uspp, che puntano il dito su un fenomeno ormai all’ordine del giorno e sempre più preoccupante.

“Il problema delle aggressioni al personale va affrontato con iniziative urgenti che vadano sia in direzione di una modifica della gestione dei detenuti con problematiche di dipendenza da sostanze stupefacenti e disadattamento sociale che con misure legislative che aumentino le pene a chi se ne rende protagonista”, dichiara il presidente dell’Unione Sindacati di Polizia penitenziaria (Uspp) Giuseppe Moretti.


Per Moretti “il susseguirsi di aggressioni è preoccupante e si attende l’approvazione di provvedimenti che sanzionano penalmente in modo esemplare chi se ne rende protagonista, così come il governo sta facendo per quanto riguarda le rivolte in carcere, ma occorre seriamente valutare se dotare di agenti anche di strumenti come i dissuasori elettrici (taser) che possono comunque prevenire atteggiamenti aggressivi e pericolosi non solo per l’incolumità degli agenti, ma anche per la restante popolazione detenuta”.

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