Verona: droga, armi e migliaia di euro a bordo di un’auto senza patente, 2 arresti

I due cinesi di 31 e 35 anni non avrebbero peraltro rispettato l’alt degli agenti che li avevano intercettati lungo l’autostrada A4.

Verona – Notte movimentata per due cinesi residenti nel Milanese, di 31 e 35 anni, che sono finiti nei guai per una serie di violazioni e reati, arrestati dalla Polizia Stradale per detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente. I malviventi, mentre viaggiavano lungo l’autostrada A4 a bordo di una Toyota Rav4, sono stati fermati per un controllo da una pattuglia della Polizia Stradale della Sottosezione di Verona Sud. All’alt degli agenti, però, i due cittadini stranieri non si sono fermati, proseguendo la marcia fino all’uscita per Sommacampagna.

Una volta arrivati all’altezza dello svincolo autostradale, i malviventi hanno bruscamente interrotto la loro corsa, nel tentativo maldestro di scambiarsi di posto – senza di fatto riuscirvi. Il motivo era semplice: il conducente era sprovvisto di patente in quanto mai conseguita – e perciò sanzionato dalla Polizia Stradale ai sensi dell’art. 116/co. 17 del Codice della Strada.

Insospettiti dall’evidente stato di agitazione dei due cittadini stranieri, gli agenti hanno controllato l’autovettura, procedendo alla verifica dei documenti. Una volta sottoposti a perquisizione, i malviventi sono stati trovati in possesso di buste trasparenti contenenti della sostanza stupefacente del tipo Ecstasy (MDMA) – pari a 61 grammi – e della somma complessiva di 2.090 euro, verosimilmente provento dello spaccio di droga. Durante le operazioni, sono state inoltre rinvenute delle armi – un coltello con una lama di 9 cm e un manganello telescopico lungo 51 cm – e 8 pipette in vetro colorato di uguali dimensioni – di cui tre presentavano segni di opacizzazione verosimilmente dovuti alla combustione.

Al termine degli accertamenti di rito, i due cittadini cinesi sono stati tratti in arresto per detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente e il Magistrato di turno della Procura della Repubblica di Verona ne ha disposto l’accompagnamento presso la Casa Circondariale di Verona/Montorio.

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