Mario Eutizia non ha voluto dire nulla riguardo agli altri pazienti, una trentina in tutto, che ha accudito durante gli anni.
Caserta – Ha ribadito di aver ucciso per compassione e pietà quattro anziani gravemente malati che assisteva come badante, ma non ha voluto dire altro. Mario Eutizia, 48 anni, è comparso oggi, anch’egli malato e sofferente, davanti al gip in Procura a Santa Maria Capua Vetere per l’udienza di convalida del fermo, avvenuto giovedì 22 agosto scorso.
L’uomo, ragioniere di origine napoletana, si era presentato in caserma dai carabinieri confessando l’omicidio di quattro anziani, per i quali lavorava come badante nel Casertano. “Volevo che smettessero di soffrire”, aveva detto, raccontando di aver somministrato farmaci antitumorali ai suoi assistiti, malati terminali di cancro, per accelerarne il decesso e la fine dell’agonia.
Le vittime sono un uomo di 88 anni, deceduto a Casoria nel dicembre 2023, e un 96enne, morto a Vibonati (Salerno) lo scorso marzo. Ma i primi due casi risalirebbero a molto più indietro nel tempo, circa 10 anni fa, quando l’uomo oggi residente a Napoli in zona Maddalena prestava la sua opera a Latina. Questi due anziani, però, non sono ancora stati identificati.
Eutizia non ha detto nulla riguardo agli altri pazienti, una trentina in tutto, che ha accudito durante gli anni. Al momento l’uomo di trova in carcere a Santa Maria Capua Vetere con l’accusa di omicidio plurimo.