Erano custoditi presso l’abitazione di un collezionista romano e sono stati identificati come risalenti alle civiltà precolombiane.
Roma – Quattro beni archeologici di cultura preispanica sono stati restituiti oggi all’ambasciatore del Perù, presso la sede dell’ambasciata del Paese sudamericano, dai Carabinieri del Nucleo Tutela Patrimonio Culturale (Tpc). Questo risultato è frutto di un’indagine condotta dagli uomini dell’Arma e coordinata dalla Procura della Repubblica della Capitale, finalizzata a contrastare la commercializzazione illecita di reperti archeologici importati dai Paesi del Centro e Sud America.
I 4 reperti archeologici sequestrati erano custoditi presso l’abitazione di un collezionista romano e sono stati identificati come risalenti alle civiltà precolombiane e/o preispaniche, specificamente al periodo tardo intermedio (200 a.C. – 1476 d.C.). I reperti provengono dalle culture delle Coste Centrali e del Sud del Perù, tra cui le culture Nazca, Chuquibamba e Chancay.
Grazie alla collaborazione dei funzionari archeologi della Direzione Generale di Difesa del Patrimonio Culturale del Ministero della Cultura del Perù, i carabinieri hanno confermato l’autenticità dei reperti. In seguito a questa conferma, il 19 marzo è stato emesso dal Tribunale di Roma – Sezione del Giudice per le indagini preliminari un decreto di dissequestro per la restituzione dei beni archeologici alle autorità peruviane.