Strage di Altavilla Milicia, Barreca è capace di intendere e volere? Due mesi ai periti per stabilirlo

Nominati i tre psichiatri che dovranno valutare se l’uomo, accusato dell’omicidio di moglie e di due figli, potrà sostenere il processo. L’avvocato: “È in preda a deliri mistici”.

Palermo – Due mesi. Tanto servirà ai periti nominati dal giudice per stabilire se Giovanni Barreca, l’uomo accusato dell’orribile morte della moglie Antonella Salamone e dei figli Kevin ed Emanuel nella villetta di Altavilla Milicia (Palermo), è capace di intendere e di volere e se potrà sostenere il processo. Come scrive il “Giornale di Sicilia” il giudice ha nominato il collegio composto dagli psichiatri Domenico Micale e Renato Tona e dalla psicoterapeuta Chiara Caruso che ha chiesto due mesi di tempo per concludere la valutazione.

L’avvocato di Sabrina Fina, Franco Critelli, ha nominato il consulente Gianni Spoletti, mentre l’avvocato di Giovanni Barreca, Giancarlo Barracato, ha nominato lo psichiatra Alberto Caputo e la criminologa Roberta Bruzzone. L’altro imputato Massimo Carandente, compagno di Sabrina Fina, è difeso da Maria Tavoletta. A novembre i periti saranno sentiti per accertare le capacità di Barreca e la pericolosità sociale.

Per il triplice omicidio sono in carcere dall’11 febbraio Barreca (marito di Antonella Salamone e padre dei due ragazzi), la figlia primogenita di 17 anni e la coppia palermitana Sabrina Fina e Massimo Carandente. La difesa di Barreca punta sull’incapacità di intendere e di volere: l’uomo secondo il suo avvocato sarebbe infatti preda di continui deliri mistici.

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