Approvata a maggioranza in Consiglio regionale la mozione sul recupero delle somme dovute dalla neo eurodeputata all’Aler di Milano.
Milano – Il Consiglio regionale della Lombardia ha approvato a maggioranza (45 voti a favore, 19 contrari e 1 astenuto) la mozione sul ‘recupero coattivo delle morosità per occupazione di alloggi di edilizia popolare’, la cosiddetta ‘mozione Salis’, in cui si chiede la confisca dello stipendio dell’europarlamentare per saldare un debito nei confronti dell’Aler, per via di un’occupazione di oltre un decennio fa. Il testo originale è stato modificato in prima istanza in accordo con la Giunta e successivamente sulla base di due emendamenti presentati dal gruppo Lega e dal gruppo Lombardia Migliore e accolti dal proponente.
“La proprietà pubblica delle case popolari – ha evidenziato il primo firmatario Marcello Ventura (FdI) illustrando il testo in Aula – è un diritto fondamentale per garantire un alloggio dignitoso ai cittadini meno abbienti. Nei giorni scorsi, si è appreso mezzo stampa, che l’onorevole Salis ha occupato abusivamente un alloggio pubblico. Si rileva, dunque, quanto affermato dai legali di Aler a mezzo stampa, dove è accertato che l’europarlamentare non ha saldato il debito accumulato e non ha fornito giustificazioni valide per la morosità. Con questa mozione chiediamo quindi alla Giunta di sollecitare Aler a mettere in atto le procedure legali previste per il recupero del credito vantato includendo l’inoltro di apposita istanza al Giudice competente per ottenere il pignoramento dei conti correnti dell’onorevole Salis fino alla concorrenza del credito vantato”.
“Ho voluto rimarcare l’importanza del rispetto della proprietà privata e della tutela del patrimonio pubblico -ha concluso Ventura-: è inaccettabile che un rappresentante delle massime istituzioni comunitarie promuova comportamenti violenti e criminosi veicolando messaggi che vanno ad incentivare condotte illegali contro gli appartamenti di edilizia pubblica di Regione Lombardia”. L’assessore regionale alla Casa, Paolo Franco, ha rassicurato l’Aula sul fatto che Aler fa sempre tutto quanto è previsto dalla legge per garantire il rispetto delle regole e il recupero dei propri crediti e così farà anche nel caso di Ilaria Salis.
La situazione delle occupazioni dal 2019 al 2024, ha sottolineato l’assessore, è leggermente migliorata: siamo passati da 3.145 a 2.751 alloggi di Aler Milano occupati abusivamente. Aler ha provveduto a querelare 1000 occupanti abusivi nel rispetto degli affittuari regolari e dei cittadini in lista di attesa: “Ritengo necessario rivedere il protocollo d’intesa con la prefettura – ha detto – per gestire in modo più efficace e rapido gli sgomberi in cui si rende necessario l’utilizzo della forza pubblica”.
“Siamo oltre il ridicolo della strumentalità, in una vicenda che vede Ilaria Salis oggetto di una sorta di politica dell’accanimento“, aveva detto in mattinata il segretario di Sinistra Italiana Nicola Fratoianni, in un punto stampa a Bruxelles insieme ai due neo eurodeputati Ilaria Salis e Mimmo Lucano, a proposito della mozione. “Novantamila euro le hanno chiesto – continua Fratoianni – per un accertamento di oltre dieci anni fa. Dopo di quello, niente più, non c’è nulla che dimostri che quella cifra” sia un credito reale ed esigibile. “La verità è che siamo di fronte al tentativo di trattare le lotte sociali come questioni di ordine pubblico. Non è così. Le lotte sociali, a cominciare da quelle che hanno a che fare con il diritto all’abitare, non possono essere trattate come questioni di ordine pubblico”, conclude.
La mozione è stata approvata mentre Salis sbarcava per la prima volta a Bruxelles. “Sono contentissima di essere qui. Ringrazio tutti coloro che mi hanno permesso di cominciare questa nuova avventura, di cui sono molto entusiasta. Ma ho anche un grande senso di responsabilità verso le persone che mi hanno dato fiducia”. Così la neo eurodeputata ha esordito nel suo primo incontro con la stampa al Parlamento europeo, dove è arrivata ieri sera, dopo essere stata eletta nell’Alleanza Verdi Sinistra alle elezioni europee, ed essere stata rilasciata dalle autorità in Ungheria, dove era detenuta.
“Oggi inizia questo nuovo percorso in cui ho intenzione di impegnarmi per dare voce a chi vive sulla propria pelle le questioni sociali”, ha affermato Salis. “Mi impegnerò quindi a favore dei detenuti, e sulla questione dell’immigrazione, che è una responsabilità storica che ci dobbiamo assumere con serietà. Mi impegnerò riguardo alla condizione giovanile, un ambito molto trasversale che va dal precariato all’istruzione; e spero che possa passare il valore della solidarietà, che possa essere una guida per la costruzione dell’Europa che vogliamo”.
A un giornalista che chiedeva se confermasse le sue recenti affermazioni su Instagram, definite “scandalistiche”, in cui rivendicava la sua militanza nel movimento di lotta per la casa, Ilaria Salis ha riposto: “Io non ci vedo nulla di scandaloso, perché i movimenti di lotta la casa risolvono, o provano a risolvere, in un altro modo i problemi che le istituzioni non risolvono. Non sempre – ha sottolineato – ciò che è giusto corrisponde a ciò che è legale, e i parlamentari possono anche modificare le leggi, magari delle leggi non giuste. Quindi è anche per questo che sono qui e che mi voglio impegnare seriamente nel lavoro che è appena iniziato”.