Operai sfruttati e sottopagati, azienda sequestrata nel cosentino

Blitz di carabinieri e ispettori in un allevamento di bovini. Braccianti alloggiati in container. Indaga la procura di Castrovillari.

Cosenza – Turni di lavoro di dieci ore al giorno, sette giorni su sette, compreso i festivi, alcuni operai che vivevano in un container. I carabinieri insieme agli ispettori del lavoro, con il coordinamento della procura di Castrovillari, hanno fatto un blitz in un’azienda di allevamento bovini nel cosentino. Drammatiche le condizioni di sfruttamento dei lavoratori che sono venute alla luce. Una persona è stata denunciata mentre l’azienda è stata sequestrata. I militari e gli ispettori hanno eseguito un decreto di sequestro preventivo nei confronti di M.D.L., 57 anni, indagato per intermediazione illecita e sfruttamento della manodopera.

Le indagini, coordinate dalla Procura di Castrovillari e condotte dai militari dell’Arma attraverso servizi di osservazione, controllo e pedinamento, hanno permesso di constatare come i dipendenti dell’azienda agricola e di allevamento di bovini lavorassero 7 giorni su 7, festivi inclusi, con orari massacranti che andavano dalle 4 del mattino fino alle ore 20, con pausa pranzo di due ore ed occasionali, sporadiche e brevi soste durante il lavoro.

Il monitoraggio svolto su un lungo periodo tra agosto ed ottobre 2023, avrebbe permesso ai Carabinieri di appurare, “con elevata affidabilità statistica”, come la giornata lavorativa “tipo” fosse di 11/12 ore di lavoro al giorno, senza alcun riposo settimanale. Nel corso dell’attività investigativa sarebbe emerso che alcuni lavoratori regolarmente assunti vivevano all’interno di un container, proprietà del titolare dell’azienda, in condizioni igienico-sanitarie precarie.

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