Niente di Bonus, altre truffe sulle facciate: milioni per lavori mai eseguiti [VIDEO]

La Gdf di Chieti smaschera un vorticoso giro di crediti d’imposta fittizi per 90 milioni di euro: sequestri e 16 indagati.

Chieti – I finanzieri di Chieti, nell’ambito di una operazione coordinata dalla locale Procura della Repubblica, hanno scoperto una truffa di circa 50 milioni di euro, realizzata da un gruppo criminale, con base in tre capoluoghi campani, finalizzata alla richiesta fraudolenta di crediti d’imposta relativi ai bonus sulle ristrutturazioni.

Il meccanismo di frode, collaudato nel tempo, prevedeva l’emissione di fatture attestanti lavori mai eseguiti, maturando i relativi crediti d’imposta dei quali – attraverso una serie di cessioni ed acquisti – in una circolarità priva di apparente senso logico – si tentava di occultare l’origine delittuosa.

A concorrere nella frode erano soggetti titolari di imprese individuali – otto di queste operative nella provincia chietina – con difficoltà economiche, ai quali venivano ceduti i crediti e, dietro la promessa di un compenso, provvedevano ad adempiere a tutte le operazioni necessarie (apertura partita I.V.A., consegna delle credenziali di accesso del sito dell’Agenzia delle Entrate e del conto corrente postale) finalizzate all’acquisizione delle spettanze, maturate illecitamente nei cassetti fiscali delle ditte, per monetizzarle presso le Poste Italiane S.p.A..

La ricostruzione di tutta la filiera dei numerosi trasferimenti di crediti fittizi, operata dai militari teatini, si attesta a circa 90 milioni di euro, qualificati dal pm come ipotesi di riciclaggio e pertanto passibili del provvedimento di urgenza, convalidato dal GIP, di sequestro preventivo dei crediti fiscali ancora presenti e non monetizzati e la denuncia a piede libero, per truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche e riciclaggio, a 16 indagati di cui dieci campani, cinque della provincia di Chieti ed uno di nazionalità rumena.

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