Blitz di Ultima Generazione al corteo del 2 giugno, Piantedosi “Bloccati i vandali”

Gli attivisti si sdraiano in piazza Venezia. La denuncia: “Festa ipocrita”, la replica del ministro: “Plauso ai poliziotti della Questura”.

Roma – Sono 15 in tutto gli attivisti fermati dalla polizia nell’ambito dei controlli per le celebrazioni della Festa della Repubblica a Roma: gli ecoattivisti di Ultima generazione sono stati intercettati e bloccati in diverse strade della città. In tre sono stati fermati in via delle Botteghe Oscure con striscioni al seguito; 3 in piazza Mattei con striscioni e materiale per incatenarsi;  3 fermati alle 8,45 in via del Corso con striscioni e bottiglie contenenti liquido di colore nero  come quelli bloccati in piazza Santi Apostoli. Altri infine sono stati fermati mentre assistevano e stavano tentando di sdraiarsi in via IV Novembre, dietro le transenne, al passaggio del presidente della Repubblica Sergio Mattarella.

Il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi via social ha sottolineato la prontezza di intervento e ringraziato le forze dell’Ordine. “Volevano impedire il passaggio del corteo della Festa della Repubblica i 15 attivisti di Ultima Generazione fermati dalla Polizia. Il mio plauso ai poliziotti della Questura di Roma che, con prontezza e  professionalità, hanno bloccato i vandali ‘armati’ di vernice e lucchetti, garantendo il regolare svolgimento della Festa di tutti gli italiani”, ha scritto su X Piantedosi.

Matteo Piantedosi

“Siamo venuti a chiedere a Mattarella – ha spiegato uno degli attivisti – di proteggerci, e di proteggere la Repubblica perché il governo non lo sta facendo, ma non siamo riusciti ad entrare in strada perché ci hanno bloccato. Questa non è la festa della Repubblica che vogliamo noi. Noi vogliamo la festa di tutti i cittadini, dei contadini che hanno perso tutto, case e raccolti, degli operai che invece continuano a morire di lavoro, dei medici e degli infermieri che sono stati osannati durante la pandemia“.

“Ma oggi in piazza – ha proseguito l’ambientalista – non c’è nessuna di queste categorie. Questa è diventata una festa ipocrita, la democrazia è sempre più in pericolo, il governo non ci sta proteggendo. Noi siamo qua solo per chiedere protezione con un Fondo Riparazione, che possa soccorrere tutte le persone colpite anche in questi giorni, e che lo saranno sempre di più in futuro come ci dice la scienza. Invitiamo tutti l‘1 ottobre in Piazza del Popolo”.

Otto dei 15 bloccati erano destinatari del provvedimento di foglio di via obbligatorio, irrogato dal questore di Roma durante analoghe iniziative. Secondo la questura, gli ecoattivisti avevano pianificato un’azione organizzata, da attuarsi simultaneamente in punti diversi dell’area di pertinenza della parata, al passaggio delle più alte cariche dello Stato.

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