Arrestata in Pakistan la madre di Saman: si nascondeva in un villaggio di confine

Su Nazia Shaheen, 51 anni e condannata in Italia all’ergastolo, gravava un mandato di cattura internazionale. Era latitante dal 1° maggio 2021, giorno della scomparsa della figlia.

Reggio Emilia – E’ stata arrestata in Pakistan Nazia Shaheen, la madre della giovane Saman Abbas, uccisa la notte tra il 30 aprile e il 1 maggio 2021 a Novellara, nel Reggiano. Per l’omicidio la donna, 51 anni, era stata condannata a dicembre all’ergastolo insieme al marito Shabbar Abbas dalla Corte di assise di Reggio Emilia. Nazia Shaheen era rientrata in patria con lui il giorno dopo il delitto, facendo perdere le sue tracce.

Il padre di Saman era stato rintracciato qualche mese dopo in Pakistan, arrestato ed estradato in Italia, dove ha preso parte al processo celebrato a Reggio Emilia che lo ha condannato all’ergastolo. La madre della giovane, invece, era sfuggita alla cattura. Su di lei gravava un mandato di cattura internazionale e oggi finalmente è stata rintracciata in un villaggio ai confini con il Kashmir grazie alle indagini condotte in collaborazione con Interpol e la Polizia Federale pachistana.

Nazia Shaeem comparirà adesso davanti ai giudici di Islamabad per iniziare l’iter di estradizione. Per il marito le procedure erano durate alcune mesi, ma questa volta si tratta di estradare una persona già giudicata da un tribunale per aver ucciso la figlia e condannata all’ergastolo.

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