In Italia al momento il fenomeno è contenuto, ma l’intelligence ha segnalato un interessamento della ‘ndrangheta alla “droga degli zombie”.
Cosenza – Il sequestro maggiore di Fentanyl, “ribattezzata la droga degli zombie”, in Italia negli ultimi sei anni si è verificato in Calabria, esattamente a Cosenza nel 2018 quando le forze dell’ordine hanno intercettato 20 dosi. Il dato emerge dal rapporto del Dipartimento della Pubblica sicurezza del ministero dell’Interno, divisione Direzione centrale servizi antidroga, che prende in esame i dati tra il 2018 e il 2023.
In altre regioni i sequestri sono stati di minore portata, dietro la Calabria c’è il Lazio con Roma dove sono 13 le dosi sequestrate più un quantitativo sfuso da 113 grammi. A Bologna, in Emilia Romagna, nel 2019 sono stati sequestrati 8 grammi; sono 18 invece i grammi sequestrati a Imperia, in Liguria, nel 2023. Nello stesso anno a Bari, in Puglia, sono state sequestrate 6 dosi.
Un mese fa il ministero della Salute aveva lanciato l’allarme che il potente oppioide che sta mietendo vittime negli Usa era stato trovato a Perugia. Sale dunque l’allerta per nuove segnalazioni di Fentanyl in Italia. A due mesi dalla presentazione del Piano nazionale di prevenzione contro l’uso improprio della “droga degli zombi” e di altri oppioidi sintetici, una nota della direzione della Prevenzione del ministero della Salute eleva l’allerta a ‘Grado 3’ dopo “l’identificazione di Fentanyl in eroina da strada a Perugia“, certificata dalle analisi condotte subito dopo.
Il Piano nazionale contro l’uso improprio di Fentanyl, presentato il 12 marzo scorso dal sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Alfredo Mantovano, con i ministri della Salute, Orazio Schillaci, dell’Istruzione e del merito, Giuseppe Valditara, e dello Sport e i giovani, Andrea Abodi, ribadiva la necessità di prevenire la diffusione di questo “potente oppioide sintetico con impiego analgesico e anestetico, che ha effetti simili a quelli della morfina, ma è da 50 a 100 volte più potente di quest’ultima e 30-50 volte più potente dell’eroina”. Nel nostro Paese al momento il fenomeno è contenuto, ma l’intelligence ha segnalato un interessamento della ‘ndrangheta, che starebbe valutando la convenienza dell’immissione sul mercato della sostanza.
In Italia, tra il 2018 e il 2023, “le attività delle forze di polizia hanno portato al sequestro di 123,17 grammi di Fentanyl in polvere (considerando che si può avere un’intossicazione acuta con circa 3 milligrammi, tale quantità potrebbe causare migliaia di casi), 28 dosi in compresse e 37 altre confezioni (cerotti, flaconi e scatole medicinali)”, evidenzia il piano.
Il ministro Schillaci, aveva affermato che “la diffusione e l’uso distorto del Fentanyl rappresentano un pericolo per la tutela e la salvaguardia della salute pubblica. Il consumo sempre maggiore all’estero, la possibilità di reperirlo senza grandi difficoltà, il fatto che anche dosi estremamente esigue possano essere potenzialmente letali, impongono l’adozione di strategie per prevenire e contrastarne il consumo personale, la distribuzione e lo spaccio sul territorio”.