Altro che geni: è il contesto familiare che incide sui processi cognitivi

In passato si riteneva che il quoziente intellettivo (QI) fosse ereditario al 50-80%. Per gli ultimi studi sarebbe invece l’ambiente familiare a influenzarlo più della genetica.

Nella concezione della scienza che potremmo definire materialistica in senso stretto, la genetica è stata decisiva nel definire i processi biologici e con essi anche quelli cognitivi. Con quest’ultimi si intendono quelli implicati nella conoscenza, dunque: percezione, immaginazione, memoria e tutte le forme di ragionamento. Si è sempre ritenuto che questi aspetti sarebbero stati determinati dai geni. Ora, al contrario, secondo gli ultimi studi sarebbe l’ambiente familiare a influenzarli più della genetica.

Nella ricerca scientifica molte volte sono stati studiati i gemelli per cercare di stabilire chi, tra genetica e ambiente, contasse di più sulla biologia umana. Cell Reports è una rivista scientifica sottoposta a revisione paritaria che pubblica articoli di ricerca in un’ampia gamma di discipline all’interno delle scienze della vita. Per la cronaca, la revisione paritaria è una valutazione critica che un lavoro o una pubblicazione riceve da parte di specialisti aventi competenze analoghe a quelle di chi ha prodotto l’opera. Ebbene, su questa rivista è stata pubblicata una ricerca, da cui si evince che alcune abilità cognitiva sono determinate più dal contesto ambientale che dai geni.

Nel passato si riteneva, al contrario, che il quoziente intellettivo (QI) fosse ereditario al 50-80%. Invece, esiste un’abilità cognitiva altra, definita dagli esperti “metacognizione” e “mentalizzazione”, che non resiste al…fascino dell’ambiente, da esserne condizionata in misura maggiore di quanto possa esercitare la genetica. Con questo termine ci si riferisce a un orientamento teorico abbondantemente utilizzato in ambito psicologico ed educativo. Con esso si intende la consapevolezza ed il controllo che l’individuo ha dei propri processi cognitivi. Il termine, che ha un significato generale, viene talvolta sostituito da termini più specifici in relazione ai diversi tipi di processi in cui si esercitano tale consapevolezza e controllo: meta-memoria, meta-comprensione, meta-attenzione, e così via.

La metacognizione, dunque, permette di approfondire i nostri pensieri e, quindi, anche di conoscere e dirigere i nostri processi di apprendimento. È un processo di autoriflessione sul fenomeno conoscitivo, su cosa e come stiamo imparando e su quali sono le motivazioni che ci spingono a imparare quella determinata nozione. Si pensa che possa essere un indicatore dei successi scolastici e sociali di una persona. In dettaglio la ricerca ha coinvolto 57 coppie di gemelli eterozigoti (identici) e 48 coppie di gemelli eterozigoti (fraterni). Tutti sono stati invitati a svolgere attività legate alla metacognizione, come, ad esempio, vedere dei punti in movimento su uno schermo e dichiarare, secondo la loro percezione, in quale direzione andassero. Dall’esito di questi esperimenti è emerso che i gemelli con genitori con un grado di istruzione e reddito alto, avevano performances simili tra loro, al di là che fossero eterozigoti o omozigoti.

Questa valutazione è stata considerata premessa per l’assunto secondo cui è molto probabile che il contesto familiare giochi un ruolo decisivo sulle abilità metacognitive più della biologia.  Per ambiente familiare si intende il contesto in cui si viene cresciuto, l’aspetto culturale e la forma di accudimento dei figli da parte dei genitori. Tuttavia, gli stessi autori dello studio ritengono che sia importante condurre ulteriori ricerche per confermare quanto scoperto. Soprattutto nel valutare quali aspetti particolari della cura genitoriale44 e quali quelli frutto dei valori socioculturali abbiano più influenza sulle capacità metacognitive delle persone. La storia della scienza è stata sempre caratterizzata da rilevanti diatribe su quali possano essere i fattori decisivi del comportamento umano, la biologia o l’ambiente. Con molta probabilità, sia l’una che l’altro sono decisivi nella loro relazione, che in quanto tale è unica e irrimediabile!

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