Tangenti Genova, il no della manager a Spinelli: “Non finanzio Toti, è corruzione”

Dalle carte dell’inchiesta emerge il rifiuto di Ivana Semeraro, del fondo Icon Infrastructure, a versare 40mila euro al comitato elettorale del governatore.

Genova – Così non fan tutti. Secondo quanto merso dalle carte dell’inchiesta genovese sul giro di presunte tangenti in Liguria, Ivana Semeraro, manager del fondo Icon Infrastructure, avrebbe rifiutato all’imprenditore Aldo Spinelli il versamento di un contributo di 40mila euro al comitato elettorale di Giovanni Toti, perché a suo avviso “questi pagamenti possono essere visti come corruzione”.

L’imprenditore finito ai domiciliari, secondo quanto riportano Repubblica, il Corriere della Sera e il Fatto quotidiano -, è socio della Icon nel porto di Genova e chiese al Fondo di accollarsi un finanziamento da 40 mila euro. Spinelli, sarebbe la tesi, voleva usare come schermo il fondo di investimento inglese per evitare di comparire tra i finanziatori di Toti.

Questa l’intercettazione chiave annotata dai magistrati, un colloquio telefonico tra Spinelli e Semeraro avvenuto il 20 settembre del 2021: “Ciao Aldo – dice la manager – Abbiamo un po’ di problemi ad approvare quel pagamento di… la donazione, alla… al comitato di Toti..”. Spinelli è sorpreso: “Perché?”. “Perché è un problema di reputazione – risponde l’altra – perché comunque nelle regole della nostra policy non possiamo fare donazioni a partiti politici, perché può essere vista come…”.

Il “no” di Ivana Semeraro al finanziamento a Toti: “Sarebbe corruzione”

Ma noi l’abbiamo fatto sempre tutti gli anni” insiste l’imprenditore. E Semeraro: “Prima di noi. Ma non da quando siamo arrivati noi, Aldo. Perché i partiti politici ovviamente fanno parte delle varie istituzioni e quindi questi pagamenti possono essere sempre un po’… visti come corruzione“. Spinelli allora dice: “Lo so, ma gioia, sai cosa…”. Semeraro dice ancora: “Lo so, io capisco che per te è importante supportare a livello locale…”.

Sempre sulla base delle ricostruzioni della stampa lo stesso figlio di Spinelli sarebbe stato sollevato dal no di Semeraro: “Quando Semeraro mi ha detto che non poteva autorizzare il pagamento io ero l’uomo più felice del mondo – avrebbe detto davanti ai magistrati Spinelli junior – Mio padre poi ci dribblava, dava l’ordine diretto. Io ho fatto legge e ho anche studiato negli Stati Uniti, non posso chiedere a un fondo di schermarmi. Sarei come mio padre, sarei uno scemo totale. Io ho chiesto all’Ivana di autorizzarmi, sperando che non mi autorizzasse”.

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