L’ultimo aiuto della tecnologia alle vittime di stalker e aggressori si chiama Mobile Angel, già sperimentato a Milano, Napoli e Torino.
Roma – Arriva a Roma la novità tecnologica che dichiara guerra agli stalker e alla violenza di genere. Il progetto ‘Mobile Angel’, lo smartwatch di ultima generazione, già sperimentato a Napoli Milano e Torino sarà collegato direttamente alla centrale operativa del comando provinciale carabinieri. Indossato dalla vittima che con un semplice gesto, ma sarà sufficiente un urto improvviso a far scattare l’intervento dei militari dell’Arma. Una iniziativa, al momento sperimentale con alcune decine di orologi distribuiti a donne che hanno denunciato comportamenti persecutorio o violenti, che rientra in un protocollo siglato tra la Procura della Capitale e il comando provinciale.
Un nuovo strumento per far fronte ad una emergenza che anche nella Capitale sta raggiungendo numeri drammatici con quasi 4000 episodi previsti nel 2024, con una media giornaliera che supera i dieci casi. Il funzionamento, così come spiegato dal procuratore capo Francesco Lo Voi e dal generale Marco Pecci, è semplice: l’attivazione del segnale di auto può essere effettuata aprendo una applicazione o anche con il tasto laterale presente sull’orologio. Scatta, invece, automaticamente se l’orologio viene colpito o strappato dal polso. A quel punto la centrale operativa allerta la pattuglia più vicina dopo avere individuato la vittima con il Gps.
L’orologio, inoltre, è dotato anche di un microfono che ‘registra’ ciò che accade. Secondo i dati diffusi dal procuratore aggiunto Giuseppe Cascini, a capo del pool antiviolenza, nel 2023 i procedimenti penali da codice rosso sono stati 3737, oltre 10 al giorno. “Le proiezioni – ha aggiunto Cascini .- dicono che c’è una crescita e che, dal 2024, saranno 4000 l’anno. Noi abbiamo formulato in 884 casi la richiesta di misura cautelare. In ben 332 casi si è trattato di carcere e per altri 57 di arresti domiciliari”.
Per il capo dei pm della Capitale, Lo Voi, “con questo strumento – che è già stato sperimentato a Napoli, Milano e Torino – lo Stato mette nelle condizioni la vittima di violenza di genere di potersi difendere e comunicare immediatamente con gli inquirenti: culturalmente sposta sulla vittima il potere di iniziativa. Lo scopo è fornire tutte le soluzioni possibili per contrastare e prevenire questo drammatico fenomeno”. Per il procuratore “l’orologio ha un enorme potenziale – aggiunge Lo Voi -. Con il geolocalizzatore la pattuglia più vicina raggiungerà la vittima che sarà, a sua volta, avvisata tramite una vibrazione che i militari sono stati attivati”.
Il telefono viene consegnato alla vittima assieme a uno smartphone e le consente un contatto immediato con i carabinieri. Nella sala operativa c’è proprio uno schermo dedicato. L’angelo custode elettronico è già stato utile alla causa: è stato consegnato anche a una 19enne di Napoli che era perseguitata dall’ex con minacce di ogni tipo, anche di morte. Il coetaneo, che non accettava la fine della relazione, la ossessionava e voleva controllare ogni aspetto della sua vita, come hanno potuto accertare le indagini dei carabinieri di Napoli centro. “Cancella gli elenchi maschili dalla rubrica e dai social, attenta a come ti vesti”, alcuni degli ‘ordini’ che le rivolgeva. Il 19enne è stato arrestato con l’accusa di atti persecutori gravi.
L’angelo custode elettronico viene consegnato quando si documenta una situazione di grave pericolo. Permette ai carabinieri di rimanere in contatto con le vittime h24. La geo localizzazione – per la quale è necessario naturalmente il consenso preventivo – consente quindi di sapere dove la persona si trova h24, in qualsiasi parte d’Italia. Ed è la procura a decidere le consegne. Mobile Angel dopo la sperimentazione è ora un servizio potenziato grazie alla collaborazione tra Arma dei Carabinieri, Fondazione Vodafone Italia e Soroptimist International club di Napoli, Milano alla Scala, Milano Fondatore e Torino.
Il progetto è nato nel 2018, mentre la sperimentazione – durata 12 mesi – è stata avviata nel 2022 presso i comandi provinciali di Milano, Napoli e Torino che ha riguardato il potenziamento dell’angelo elettronico. In un anno si è potuto migliorare il software e misurare l’efficacia dell’iniziativa. Sono stati assegnati cinquanta braccialetti Smartwatch tra Napoli, Milano, Torino e Ivrea a favore di donne in situazioni già segnalate e note all’Arma dei Carabinieri; dopo un anno di monitoraggio i risultati ottenuti sono il riscontro di una accresciuta percezione di sicurezza da parte delle vittime e una funzione deterrente dell’apparato emergenziale verso gli aggressori.
A Milano in una specifica circostanza verificatasi durante il periodo di osservazione, l’attivazione del sistema di allarme da parte della vittima tramite Mobile Angel ha consentito l’intervento tempestivo del Nucleo Radiomobile e l’allontanamento immediato dello stalker alla sola vista della pattuglia. Con l’Unione Italiana del Soroptimist International, l’Arma dei Carabinieri nel 2015 ha stipulato un accordo, formalizzato nell’anno 2019 con un Protocollo d’intesa, con lo scopo di assicurare una fattiva collaborazione che ha permesso la realizzazione di oltre 200 locali, ubicati nelle caserme dei carabinieri sul territorio, destinati all’ascolto di donne che hanno subito violenza di genere e altre vittime vulnerabili, ovvero “Una Stanza tutta per sé”.