MILANO – TEST SI CAMBIA: NO DIASORIN, SI ROCHE. UNA SITUAZIONE STRANA E CONTORTA.

Regione Lombardia ha indetto un altro bando, vinto stavolta dalla Roche Diagnoostics, che aveva presentato un'offerta da due milioni e 840 mila euro per due milioni di test. La vicenda, ovviamente, non finisce qui e s'intreccia con quella dei reagenti per tamponi.

Milano – La Regione Lombardia ha sospeso la fornitura dei test sierologici Diasorin, la società biochimica a cui la l’Ente pubblico aveva ordinato in via esclusiva, tramite affidamento diretto, 500mila test del valore di 2 milioni di euro.

“…In attesa che il Consiglio di Stato si pronunci sul ricorso presentato dalla stessa azienda – dice Massimo De Rosa, consigliere regionale del Movimento 5 stelleRegione Lombardia ammette gli errori portati a galla dalle denunce del nostro Movimento...”. I pentastellati avevano già gridato allo scandalo per un affidamento diretto di quell’importo poichè di solito, per gli affidamenti diretti, la cifra non dovrebbe superare i 40mila euro. La stessa Procura di Milano, a suo tempo, aveva aperto un’inchiesta per sospetta violazione della concorrenza. Ad onor del vero, oltre alle accuse dei grillini, c’è stato anche l’esposto presentato dalla Techno Genetics, concorrente della Diasorin, convinta che non sia stato rispettato il principio di concorrenza.

Massimo De Rosa

“…Regione Lombardia e Aria, la centrale degli acquisti lombarda – prosegue De Rosa – oggi agiscono per tutelarsi ma è gravissimo che in questi mesi si siano spesi tempo e risorse per seguire un percorso che non ha portato da nessuna parte. Ad oggi infatti sono stati spesi soldi, rischiando il danno erariale, per trovarci senza nemmeno la bozza di un piano di screening della popolazione. Siamo a metà giugno e ancora nulla è stato fatto mentre i numeri del contagio in Lombardia, soprattutto quelli relativi alla percentuale di positivi sui campioni effettuati, stanno ricominciando a salire. Una mappatura epidemiologica su di un campione di riferimento scientifico va completata quanto prima, al fine di non correre il rischio di un nuovo lockdown con l’arrivo dell’autunno. L’assessore Giulio Gallera ha detto di aver agito in urgenza ma non ci spieghiamo come mai si decise di aspettare Diasorin quando vi erano analoghi prodotti già disponibili sul mercato. Sempre Gallera ha parlato di idoneità, citando il parere del comitato tecnico scientifico regionale che, come sappiamo, era coordinato dal professor Fausto Baldanti, lo specialista che, nel contempo, coordinava l’equipe di lavoro del Policlinico San Matteo di Pavia che stava perfezionando proprio il test Diasorin…”.

Giulio Gallera

Intanto Regione Lombardia ha indetto un altro bando, vinto stavolta dalla Roche Diagnoostics, che aveva presentato un’offerta da due milioni e 840 mila euro per due milioni di test. La vicenda, ovviamente, non finisce qui e s’intreccia con quella dei reagenti per tamponi.

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