MILANO – LA MORTE DI GEORGE FLOYD RISCALDA LE PIAZZE DI TUTTO IL MONDO

Negli Stati Uniti il problema razziale è ancora un fenomeno deviante forte e genera violenza. La polizia americana è ancora sotto inchiesta per altre violenze e le proteste continuano.

Milano – “…No justice no peace…”, con queste parole gli studenti dell’UdS (Unione degli Studenti) milanesi hanno voluto ricordare davanti al consolato Usa di piazza America la morte di George Floyd.

Dopo un’assemblea all’aperto, nel rispetto delle distanze di sicurezza, per discutere delle proteste in corso negli Stati Uniti, i ragazzi si sono diretti verso l’ente rappresentativo di Washington per inscenare un flash-mob commemorativo. In maniera simultanea si sono posti in ginocchio così da raffigurare l’atto omicida dell’ex agente  di polizia Dereck Chauvin.

Il movimento di protesta ormai ha superato i confini americani e sta divampando in tutta Europa. Da Parigi a Londra, l’omicidio dell’afroamericano ha messo nuovamente al centro la questione razziale e i soprusi che le varie minoranze etniche sono costrette a subire.

“…Gli antifascisti e le antifasciste sono in tutto il mondo – ha dichiarato Giovanni Colombo, responsabile della comunicazione milanese del sindacato studentesco – e Trump dovrà venire a prenderci tutti…”.

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