Operazione contro l’adulterazione e la sofisticazione di generi alimentari. Nel mirino dei Nas tre società e 10 persone.
Ancona – Latte inacidito “corretto” con soda caustica e acqua ossigenata per mascherare il cattivo stato di conservazione dei prodotti destinati alla grande distribuzione. Sono circa 200 le tonnellate di latte e di prodotti lattiero caseari che sono state sequestrate nelle Marche dall’Unità investigativa Centrale del Dipartimento dell’Ispettorato Centrale per il Controllo della Qualità e Repressione Frodi dei Prodotti Agroalimentari del MASAF (ICQRF) e dal Comando Carabinieri NAS di Ancona.
Nel mirino dei Nas un caseificio controllato dal gruppo TreValli Cooperlat, una delle prime realtà italiane per la produzione di latte e formaggi, l’azienda Fattorie Marchigiane di Colli al Metauro, in provincia di Pesaro-Urbino. Nella maxi-perquisizione, disposta dalla procura di Pesaro, sono state sequestrate celle frigo, vani di conservazione, bancali con prodotti scaduti e ingenti quantitativi di soda caustica e ossigenate utilizzate, secondo le ipotesi, per correggere il latte andato a male. Perquisito poi anche il laboratorio e i locali di stoccaggio. Le attività di ricerca e sequestro hanno portato ad un totale di circa 90 tonnellate di latte e 110 tonnellate di prodotti lattiero caseari sequestrati, insieme a circa 2,5 tonnellate di sostanze sofisticanti. Il valore complessivo è di circa 800mila euro.
I controlli sono scattati a seguito delle indagini dirette dalla Procura della Repubblica di Pesaro a carico di 10 persone e 3 società, al fine di bloccare un complesso fenomeno di adulterazione e sofisticazione che serviva a coprire e correggere il cattivo stato di conservazione di prodotti destinati alla grande distribuzione. L’operazione ha impiegato complessivamente oltre 60 ufficiali di polizia giudiziaria, tra Carabinieri dei NAS e Ispettori dell’ICQRF.