Germania, Francia e Olanda esultano. Noi pagheremo per sempre gli errori di una classe politica inefficiente e schiava della BCE.
Raggiunto l’accordo bluff sul Mes: gli stati membri potranno utilizzare incondizionatamente 540 miliardi di euro solo per le spese sanitarie. L’Italia ha accettato la proposta capestro anche se il nostro governo avrebbe preferito la possibilità di utilizzare il Fondo salva stati per tutte le esigenze. Matteo Salvini, appena appresa la notizia, ha tuonato: “…Non ci sono gli Eurobond che voleva Conte ma c’è il MES, una drammatica ipoteca sul futuro, sul lavoro e sul risparmio dei nostri figli…Dal 1989 ad oggi l’Italia ha versato all’Europa 140 miliardi, ora per averne a prestito 35 ci mettiamo nelle mani di un sistema di strozzinaggio legalizzato. Oltretutto, senza nessun passaggio in Parlamento, come più volte richiesto dalla Lega. Siamo fuori dalla legge, siamo alla dittatura nel nome del virus. Presenteremo mozione di sfiducia al ministro Gualtieri…Se il governo olandese festeggia, vuol dire che è una seconda Caporetto…”. Stavolta il capo della Lega non ha torto. E come potrebbe?:
“… Il solo requisito per accedere alla linea di credito del Mes – si legge nel documento – sarà che gli Stati si impegnino a usarla per sostenere il finanziamento di spese sanitarie dirette o indirette, cura e costi della prevenzione collegata a Covid19. La linea di credito sarà disponibile fino alla fine dell’emergenza. Dopo, gli Stati restano impegnati a rafforzare i fondamentali economici, coerentemente con il quadro di sorveglianza fiscale europeo, inclusa la flessibilità“…”. Insomma il Mes è cosa fatta, ridotto o meno, l’obbligazione da strozzinaggio è realtà:“…L’Eurogruppo ha trovato l’accordo – ha scritto in rete Paolo Gentiloni, commissario europeo all’Economia – un pacchetto di dimensioni senza precedenti per sostenere il sistema sanitario, la cassa integrazione, la liquidità alle imprese e il Fondo per un piano di rinascita. L’Europa è solidarietà“. Il giudizio di Roberto Gualtieri, ovviamente sulla stessa linea, non si è fatto attendere:”… Messi sul tavolo i bond europei, tolte dal tavolo le condizioni del Mes. Consegniamo al Consiglio europeo una proposta ambiziosa. Ci batteremo per realizzarla…”. Il resto, per pudore, lo lasciamo stare. Ma siamo messi davvero male. Non moriremo di virus, questo è certo, ma di fame.