Belluno – Seconda casa in montagna spacciata come prima per non pagare l’Imu, 43 “furbetti” nei guai

Belluno – Nell’ambito di una più ampia azione di controllo economico del territorio volta a contrastare possibili fenomeni di evasione fiscale nel settore turistico-immobiliare, la Tenenza di Auronzo di Cadore ha scoperto 43 soggetti che risultano aver fittiziamente trasferito la propria residenza in uno dei Comuni ricompresi nella circoscrizione di servizio del Reparto, beneficiando indebitamente di agevolazioni/esenzioni fiscali connesse all’abitazione principale.

Le attività info-investigative, infatti, hanno permesso di accertare come la sedicente “abitazione principale” o “prima casa”, dichiarata dai soggetti, non fosse adibita né a residenza, né a stabile dimora, ma – di fatto – ad una “seconda casa” per periodi di vacanza.

Fondamentale, in tal senso, oltre all’esecuzione di sopralluoghi, riscontri sui dati delle dichiarazioni fiscali ed altre considerazioni tecnico-giuridiche supportate, peraltro, da un consolidato orientamento in materia della Corte Costituzionale, è risultato l’esame dei consumi energetici, piuttosto contenuti e, soprattutto, “stagionalizzati” solo in alcuni periodi dell’anno, del tutto incompatibili con la destinazione dell’immobile ad abitazione principale.

È stato quindi possibile operare, in capo ai prefati soggetti, il recupero a tassazione dell’I.M.U. non versata sulla seconda casa, per un importo complessivo pari a circa 115 mila euro.

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