Aveva assunto l’identità del fratello disabile e nel 2003 si era rifugiato in Italia, dove lavorava come operaio da insospettabile.
Matera – Aveva assunto l’identità del fratello disabile e nel 2003 si era rifugiato in Italia, dove lavorava come operaio comportandosi in maniera irreprensibile, senza commettere reati. L’uomo, un cittadino albanese di 55 anni, era ricercato dal 1998 perché condannato con sentenza definitiva all’ergastolo per un duplice omicidio commesso nel suo Paese.
Il latitante è stato rintracciato dagli agenti della Squadra mobile di Matera e condotto in carcere, in attesa che si completi l’iter per l’estradizione. L’operazione è frutto della collaborazione info-investigativa tra il Servizio per la cooperazione internazionale di Polizia (Scip) della Direzione centrale polizia criminale, l’Ufficio dell’esperto per la sicurezza presso l’ambasciata d’Italia in Albania, l’Ufficio Interpol di Tirana e il Dipartimento della polizia criminale albanese.
La Squadra mobile, informata dal personale dello Scip della probabile presenza del latitante e delle nuove generalità acquisite nel tempo, ha svolto un’attività di osservazione per l’esatta localizzazione del ricercato, per arrivare poi alla sua cattura.
Si tratta di un’operazione che rappresenta in modo chiaro il livello di cooperazione internazionale di polizia tra il Dipartimento della pubblica sicurezza italiano e quello albanese. Lo scambio di informazioni è stato curato dalla sezione “Latitanti” della seconda divisione Interpol – Scip della Direzione centrale della polizia criminale.