Niente smartphone a scuola, siamo inglesi: il governo decreta lo stop ai telefonini in classe

Ricerche mostrano che l’uso continuo le ore di lezioni è un chiaro ostacolo al raggiungimento degli obiettivi didattici. Ma la decisione suscita qualche polemica.

La “perfida Albione”, come veniva anticamente chiamato il Regno Unito, la cui etimologia deriva dal latino “albus” ossia bianco, in riferimento alle scogliere candide della Britannia. Oggi il termine viene utilizzato
in modo ironico-dispregiativo, ma fu usato in maniera enfatica durante il “ventennio fascista”, in contrapposizione alle sanzioni messe in atto dalla Società delle Nazioni, l’antesignana dell’ONU, e all’opposizione all’espansionismo italiano in Africa. Da che pulpito! Albione, non più perfida, ma semplicemente Regno Unito, è balzata agli onori della cronaca perché il “Department for Education” (DfE) ha deciso di proibire l’utilizzo degli smartphone a scuola, anche durante la ricreazione. “Finalmente” potranno esclamare i fautori contrari alla tecnologia h24! Il divieto, secondo gli autori della normativa, aumenterà il livello di concentrazione, l’apprendimento e la socializzazione. Perché, anche durante la ricreazione, i ragazzi continuavano a smanettare con quegli infernali dispositivi elettronici. Altro che socialità tipica dell’età adolescenziale, soprattutto tra i maschi!

Con queste indicazioni, sono state offerte ai presidi diverse opzioni per far rispettare il divieto: esortare gli studenti a lasciare il cellulare a casa; requisire i dispositivi appena i ragazzi entrano in classe, custodirli negli armadietti all’inizio delle lezioni e consegnarli alla fine; richiedere di spegnerli e metterli negli zaini. Queste disposizioni non sono una novità, nel senso che linee guida di questo tipo sono già presenti in molte scuole britanniche. Lo scopo è di accrescere la chiarezza e la trasparenza e offrire completezza normativa sull’amministrazione dei cellulari.

A questo proposito, un comunicato del Ministero dell’Istruzione ha rimarcato il valore educativo dell’apprendimento a scuola, così come la possibilità di interagire e stabilire rapporti amicali. In quest’ottica, l’uso continuo dei cellulari durante le ore di lezioni è un chiaro ostacolo al raggiungimento degli obiettivi che la scuola si pone. Il Regno Unito in questa maniera ha soddisfatto una richiesta espressa l’anno scorso dall’Unesco per eliminare gli smartphone dalle scuole. Non si è trattata di una proposta dovuta al caso, ma frutto di numerosi studi comprovanti che dall’uso indiscriminato dei cellullari dipendono le scarse prestazioni scolastiche. Inoltre, il moto tempo trascorso davanti allo schermo dai bambini produce un influsso deleterio per il loro benessere.

Negli ultimi tempi è cresciuta la consapevolezza da parte di famiglie, educatori e pedagoghi sulla salute psicologica dei giovani per l’uso da mane a sera degli smartphone. Per questi motivi si è orientati verso una formazione scolastica basata sull’apprendimento e sulla relazione sociale faccia a faccia. Il timore dei genitori sull’utilizzo dei cellulari è stato confermato dal “National Parent Survey”, un’indagine che si svolge ogni anno nel Regno Unito, per valutare le opinioni dei genitori. Ebbene, il 44% di loro hanno manifestato serie preoccupazioni sulla quantità di tempo che i loro figli trascorrono sui cellulari. La “ratio” della decisione governativa è il pieno coinvolgimento degli studenti nelle attività didattiche ed educative, spesso sviate dalle tecnologie. D’altronde, il 29% degli alunni delle scuole secondarie ha confermato l’uso dei dispositivi elettronici durante le lezioni.

L’iniziativa del governo britannico susciterà polemiche e discussione, in quanto si tratta di un argomento molto delicato. Fa un po’ specie che un divieto venga da uno Stato in cui si sviluppò il liberalismo, che pone al primo posto le libertà civili e i diritti inalienabili. Tuttavia, qualcosa bisogna pure mettere in atto per staccare gli studenti dai social e dagli smartphone. Ben venga, quindi, una decisione d’imperio, se può servire ad acquisire più consapevolezza nell’uso dei dispositivi elettronici!

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