Riccardo, il primogenito del Senatur, è indagato per truffa. Avrebbe percepito indebitamente 280 euro al mese per 43 mensilità.
Varese – Secondo il pubblico ministero della Procura di Busto Arsizio, Nadia Alessandra Calcaterra – che ha depositato l’avviso di conclusione indagini e si prepara a chiedere il rinvio a giudizio – Riccardo Bossi, primogenito del fondatore della Lega Umberto, avrebbe percepito indebitamente 280 euro ogni mese per 43 mensilità per un ammontare complessivo di 12.800 euro.
Una somma che a parere dell’accusa Riccardo Bossi, indagato per truffa allo Stato, nn avrebbe dovuto incassare in quanto l’erogazione risultava collegata al canone di locazione di un appartamento come sostegno al pagamento. Appartamento dal quale, però, secondo quanto accertato dagli inquirenti, Bossi era già stato sfrattato in quanto moroso. Di qui la contestazione del reato. L’indagine è scattata da una segnalazione dell’Agenzie delle Entrate.