Dopo l’arresto arriva la confisca. I proventi dei traffici erano stati reinvestiti in ville, auto di lusso e sale scommesse.
Roma – Nel novembre scorso l’operazione “All In” condotta dalla Squadra mobile con il coordinamento della Direzione Distrettuale Antimafia di Roma aveva mandato in manette capi e affiliati di un’organizzazione che fin dal 2012 riforniva di droga (cocaina, hashish e marijuana) il territorio della Capitale (Torrino-Mezzocammino) e aveva allargato i propri traffici illeciti fino a Pomezia-Torvaianica, Ardea, Anzio-Nettuno ed Aprilia (LT). Oggi con l’operazione Game Over la Divisione anticrimine della polizia ha messo nel mirino con un maxi-sequestro da 4,5 milioni di euro i patrimoni accumulati illecitamente da tre figure, già detenute, considerate al vertice dell’organizzazione.
Questa mattina lo Stato è passato all’incasso, aggredendo direttamente le ricchezze accumulate con il traffico di droga, così da impedire all’organizzazione disarticolata dagli arresti di novembre la possibilità di riprendere i traffici interrotti. I sigilli del sequestro finalizzato alla futura confisca riguardano la totalità delle quote e dell’intero patrimonio aziendale di quattro società, di cui due operanti a Pomezia e una ad Ardea nel settore della raccolta di scommesse; una rivendita di veicoli a Roma e quattro immobili tra cui una grossa villa con piscina e un terreno a Roma, Pomezia ed Aprilia; sono stati sequestrati, inoltre, tre veicoli, polizze e disponibilità finanziarie.
Le indagini hanno dimostrato la sproporzione esistente tra la situazione economica delle tre persone destinatarie del provvedimento di sequestro e il patrimonio direttamente o indirettamente a loro riconducibile.