La donna scomparsa il 29 giugno 2023 abitava a poca distanza dal luogo del ritrovamento. L’ipotesi dell’omicidio e le ombre sul conto del compagno.
PARMA – Non si esclude che possa essere di Alessandra Ollari, la donna di 53 anni sparita il 29 giugno 2023, il cadavere ritrovato tra via Sidoli e via Zoni lo scorso 2 febbraio. A quanto se ne sa, però, la salma potrebbe essere anche di uno dei quindici migranti che si sono allontanati dal centro temporaneo di accoglienza di Martorano senza farvi più rientro. Purtroppo il cattivo stato dei resti umani non ha aiutato affatto gli investigatori che comunque hanno inviato il materiale biologico repertato alla locale sezione Scientifica della polizia per la codifica genetica del Dna. La salma, forse seppellita alla spicciolata, è stata scoperta in un prato da un passante che passeggiava con il suo cane nella tarda serata del 2 febbraio scorso.
Le indagini, coordinate dalla Procura di Parma, proseguono a ritmo serrato e nel più assoluto riserbo ma gli inquirenti fanno intendere che la pista della donna sparita nel nulla potrebbe diventare un’ipotesi privilegiata. Per altro l’abitazione di Ollari, che si trova in via Marzabotto, è poco distante dal luogo del ritrovamento della salma. Del resto la stessa Procura parmense aveva aperto, mesi fa, un fascicolo per omicidio volontario contro ignoti a seguito della scomparsa della casalinga, vista per l’ultima volta in vita dal compagno Ermete Piroli. La donna era già sparita una prima volta e alcuni passanti l’avevano ritrovata ferita e in stato confusionale in un terreno agricolo alla periferia di Calestano, in provincia di Parma, suo paese d’origine.
Alessandra aveva dedicato la sua vita alla cura dei genitori che lamentavano diversi problemi di salute anche gravi. Questa sorta di assoluta dedizione a mamma e papà l’aveva portata all’isolamento e la frequentazione con il suo compagno, con il quale aveva una relazione sentimentale da una quindicina d’anni, non l’aveva aiutata a risolvere il suo disagio interiore. Alessandra dunque preferiva la solitudine piuttosto che frequentare parenti e amici. Usciva di casa lo stretto indispensabile per fare la spesa o per andare dal medico o in farmacia. Ermete Piroli pare assecondasse il comportamento della sua compagna senza lamentarsi. Ma più passavano gli anni, più la situazione interpersonale peggiorava sino a quando Alessandra aveva smesso di interagire anche con gli stessi condomini sino a soffrire di una forte depressione, resa ancora più pressante dalla morte della madre.
Da anni la donna non usciva quasi più dal suo appartamento ma nessuno dei suoi vicini se ne sarebbe accorto, almeno cosi pare. La donna non avrebbe più usato il telefonino e si sarebbe ulteriormente isolata in una sorta di clausura volontaria. Una parrucchiera di Calestano, affittuaria di una bottega di proprietà della Ollari, riferiva al pubblico durante una puntata di “Pomeriggio Cinque” di averla sentita nel maggio del 2022 ma già un mese dopo la donna non rispondeva più alle sue telefonate, né ai messaggi. Un’esistenza difficile quella di Alessandra sino a quel maledetto 23 giugno dell’anno scorso quando la donna usciva di casa per non rientrarvi mai più:
” Se n’è andata e non abbiamo più avuto sue notizie – racconta Ermete Piroli che ha sporto denuncia di scomparsa – mi ha detto che andava a fare la spesa all’Esselunga ma non è più tornata, in casa la lasciato il telefonino, documenti, carta di credito ed altri effetti personali…”.
Le ricerche venivano avviate subito dopo la segnalazione ma militari e protezione civile non riuscivano a scoprire un indizio che potesse portare nella giusta direzione. Nella puntata del 18 ottobre 2023 di “Chi l’ha Visto?” la redazione della nota trasmissione di Rai 3 rendeva noto il contenuto di alcune lettere che descrivevano Piroli come un “uomo pericoloso, un predatore di donne affette da patologie psichiatriche”. Seguivano altre missive, fra le quali una a firma di una certa Melania, sedicente amica di una delle fidanzate di Piroli, nella quale c’era scritto che il compagno della Ollari sarebbe stato in cura presso strutture psichiatriche. Poi interveniva la sorella della scomparsa:
”Quell’uomo aveva inviato sms a sfondo sessuale a mia sorella – affermava Cristiana Ollari – qualche giorno dopo l’ho chiamato per dirgli che avrei avvisato i carabinieri se non avesse smesso…”. Seguivano altre gravi accuse a sfondo sessuale che Ermete Piroli ha sempre rispedito al mittente.