Importante accordo tra la Polizia di Stato e le autorità thailandesi per contrastare questi e altri gravi reati. Nel mirino anche cyber crime e immigrazione illegale.
Roma – In videoconferenza dalla sala Europa di palazzo Cimarra a Roma, il capo della Polizia Vittorio Pisani e il suo omologo thailandese, il generale Torsak Sukvimol, hanno sottoscritto un memorandum di intesa finalizzato alla cooperazione operativa tra i due Paesi, con lo scopo di prevenire e contrastare reati di estrema gravità, da quelli relativi alla criminalità organizzata, alla pedopornografia e allo sfruttamento dei minori, alla tratta di esseri umani, all’immigrazione illegale, al traffico di droga, al cyber crime, con particolare riguardo alle frodi e al furto di identità, ai reati contro la persona e il patrimonio, anche storico e culturale nonché, al contrasto al riciclaggio di denaro della criminalità economica.
Con questa prospettiva si vanno ad incrementare le possibilità per le rispettive Forze di polizia di individuare e sequestrare beni e capitali di provenienza illecita, strumenti di estrema importanza per l’affermazione della legalità per entrambi i Paesi, sulla base delle ottime esperienze già maturate, anche in occasione dell’arresto, estradizione nonché sequestro e congelamento dei beni in Thailandia di Vito Roberto Palazzolo, esponente di primo piano di Cosa nostra e già tesoriere e riciclatore di Riina e Provenzano.
L’evento si è svolto alla presenza dell’ambasciatore italiano a Bangkok Paolo Dionisi e dell’incaricata affari interni della Reale ambasciata di Thailandia, Kundhinee Aksornwong ed è il frutto dello sforzo diplomatico che ha visto coinvolti il Dipartimento della pubblica sicurezza del ministero dell’Interno, Il ministero degli Affari esteri e della cooperazione internazionale e le corrispondenti autorità thailandesi.