Medici e veterinari, rinnovato il contratto: aumento di 250 euro per 135mila professionisti

A breve in pagamento anche gli arretrati, circa 11mila euro lordi. Naddeo (Aran): “Già al lavoro per la prossima tornata”. Giuliano (Ugl Salute): “Ottimo segnale per frenare la fuga dalle corsie”.

Roma – Arriva la firma definitiva sul contratto dei dirigenti medici e sanitari 2019-2021. Dopo la pre-intesa di settembre e l’ok degli organi di controllo, l’Aran e i sindacati hanno siglato l’accordo per circa 135mila professionisti. Gli arretrati ammontano a circa 11mila euro lordi mentre gli aumenti si aggirano sui 250 euro lordi mensili e probabilmente saranno erogati a febbraio.

Nel nuovo testo contrattuale (DISPONIBILE QUI IN PDF) è stata riformulata in modo completo la parte che riguarda le relazioni sindacali, ponendo particolare attenzione sulla tematica dell’informazione, sia preventiva che consuntiva, nonché sulle materie di confronto (aziendale e regionale); sono state modificate le regole e i limiti su pronta disponibilità e guardia finalizzando tali modifiche a garantire migliori condizioni di lavoro; sono state poi attuate modifiche normative concernenti misure sulla salute e sicurezza del lavoro.

liste attesa

“Un passo fondamentale verso il riconoscimento e la valorizzazione del personale dirigenziale, medico, veterinario e sanitario del nostro Servizio sanitario nazionale”, commenta il presidente Aran, Antonio Naddeo. “Risultati che sono frutto di negoziati lunghi, intensi e costruttivi, che hanno portato a miglioramenti significativi nelle condizioni di lavoro, nella tutela dei diritti e nella carriera del personale. Questo contratto non solo migliora la qualità della vita lavorativa dei professionisti del settore, ma contribuirà, in modo significativo, a migliorare tutta la sanità pubblica. Il comitato di settore è già al lavoro per la prossima tornata contrattuale, iniziando dal comparto sanità, che interessa oltre mezzo milione di lavoratori”.

Soddisfatto del risultato anche il sindacato della UGL Salute. “Un segnale ottimo e preciso, da parte del governo, per frenare la fuga dalle corsie”, commenta il segretario Nazionale Gianluca Giuliano. “Va anche sottolineato lo sforzo per rendere la qualità del lavoro migliore, in termini di sicurezza e di diritti. I professionisti del SSN devono poter conciliare la propria professione con lo spazio che meritano gli affetti famigliari e l’attenzione posta alla valorizzazione economica del part-time e al lavoro agile dimostrano come si stia percorrendo, in questo senso, una strada virtuosa. Ora non bisogna fermarsi. Serve affrontare con urgenza le carenze di personale per affrontare le sfide del futuro e restituire ai cittadini il diritto alle cure a all’assistenza” conclude il sindacalista.

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