Durante la messa del 31 dicembre l’ormai ex parroco ha tuonato contro il Papa e la “falsa chiesa dei suoi mercenari“. E si è beccato pure l’applauso dei fedeli.
COLLESALVETTI (Livorno) – Durante la messa dell’ultimo dell’anno avrebbe accusato “il signor Bergoglio” di non essere il vero pontefice e con lui i suoi cardinali, vescovi e preti che saprebbero di essere governati dalla massoneria senza ribellarsi. A seguito di queste e di altre accuse gravissime don Ramon Guidetti, 48 anni, livornese, parroco della chiesa di San Ranieri in Guasticce, frazione di Collesalvetti, è stato scomunicato dal vescovo di Livorno, monsignor Simone Giusti. La notizia ha fatto ben presto il giro del mondo, per lo meno di quello cristiano-apostolico-romano i cui fedeli hanno appreso di quanto accaduto durante l’omelia di fine anno con grande trepidazione e sgomento per le parole rivolte a Papa Francesco, definito da don Guidetti un “usurpatore massone”. Ma andiamo ai fatti.
Durante l’ultima messa del 31 dicembre 2023, in una chiesa gremita di persone, don Guidetti ha pronunciato una lunga omelia durata circa venti minuti e poi acclamata con tanto di scroscianti applausi. Il parroco, ma sarebbe meglio dire l’ex parroco, ha spiegato agli astanti che Benedetto XVI, 265mo Papa scomparso il 31 dicembre del 2022, non avrebbe mai rinunciato al munus petrino (ovvero il rimato di giurisdizione del Diritto canonico) e dunque sarebbe rimasto sommo pontefice fino al giorno della sua morte. Atteso questo Francesco non sarebbe dunque un vero papa. Nella sua tonante e accesa discussione don Guidetti, sacerdote dal 2017, ha salutato anche «padre Alessandro Maria Minutella», il sacerdote palermitano scomunicato nel 2018 e dimesso dallo stato clericale nel novembre del 2021, come “paladino della verità”.
Subito dopo il prete ha nominato i sette sacerdoti che si sono uniti a Minutella nel cosiddetto Sodalizio Sacerdotale Mariano, che secondo don Guidetti sarebbero “i Magnifici sette”, tutti gravati da severe punizioni ecclesiastiche. Poi il tono del monologo si sarebbe indiscutibilmente alzato e don Guidetti è apparso come un fiume in piena tanto da definire Papa Bergoglio “il signor Bergoglio” con la sua “falsa chiesa dei suoi mercenari” i quali “sanno che c’è uno scisma da dieci anni, sanno che c’è la massoneria che governa, sanno che costui non è il papa, lo sanno ma tacciono. E continuano a girarsi i pollici…”.
E ancora con riferimento a Bergoglio come “l’innominato, non lo nomino (…) massone, un gesuita massone legato ai poteri mondialisti, usurpatore e antipapa”. Oltre ad altre accuse contro la Chiesa ed il suo capo che, francamente, non starebbero né in cielo, né in terra, come si dice. Rapidissima la risposta di monsignor Giusti che ha provveduto ad emettere la scomunica Latae sententiae, una sanzione emessa per il solo fatto di aver commesso un’azione riconosciuta come delitto dal Diritto canonico:
”Don Guidetti era stato già ammonito a non compiere quell’atto prima di Natale – ha dichiarato il vescovo di Livorno – e alla fine aveva convenuto di soprassedere alle sue intenzioni, capendo la gravità della cosa. Poi alla messa del 31 dicembre la sua dichiarazione di rottura, a quel punto inattesa, contestando l’elezione di Papa Francesco, il suo ministero e la sua autorità, celebrando non in comunione con il Papa, con atteggiamento scismatico…Subito dopo la messa l’ho chiamato e non ha risposto. Aveva già fatto i bagagli lasciando le chiavi non a me, ma ad una signora della parrocchia, andandosene via subito dopo, risucchiato in gruppi scismatici che si contrappongono alla Chiesa. Era stato tutto preordinato”.
L’ex parroco di San Ranieri in Guasticce aveva annunciato, al termine della chiacchierata omelia, anche la sua adesione al sodalizio scismatico che farebbe capo a don Minutella, criticando aspramente il provvedimento sanzionatorio a suo carico:
”Ci farò una bella cornicina e lo appenderò al muro – avrebbe dichiarato Ramon Guidetti – e sarà qualcosa di cui mi vanterò ben volentieri”. Per dovere di cronaca c’è da dire, però, che la contestata omelia è stata applaudita da numerosi fedeli e che la Chiesa di Roma continua a perdere pezzi fra gravissimi scandali per motivi economici e misteri mai chiariti su persone scomparse.